Ambientalisti contro le opere d’arte, la proposta italiana: “12 mesi di galera e arresto immediato”

Ancora un’azione di protesta per sensibilizzare sull’emergenza climatica e che ha preso di mira l’arte. L’ultima in Spagna,  dove due attiviste di Futuro Vegetal si sono incollate alle cornici dei dipinti di ‘La Maja nuda’ e ‘La Maja vestita’ di Francisco de Goya esposti  a Madrid.

Un’altra protesta è avvenuta il 4 novembre a Roma, a Palazzo Bonaparte, dove quattro attiviste hanno lanciato zuppa di piselli contro “Il seminatore” di Vincent Van Gogh. A ottobre, due membri del gruppo Last Generation avevano invece imbrattato un olio di Monet al Museo Barberini di Potsdam, in Germania, lanciandogli contro purè di patate.

La proposta italiana contro gli ambientalisti in protesta

La risposta del governo non si è fatta attendere, infatti, il premier Giorgia Meloni ha dichiarato: “Questo è puro vandalismo che non c’entra niente con l’ambientalismo“. Gli attivisti in una lunga nota hanno specificato che non vogliono essere definiti ‘ambientalisti’, ma di essere dei semplici cittadini terrorizzati per i cambiamenti climatici in atto e futuri.

Addirittura il senatore della Lega, Claudio Borghi, su Twitter, ha annunciato che la prossima settimana depositerà una proposta di legge per un sano annetto di galera con arresto in flagranza e immediata detenzione per chi deturpa o tenta di deturpare (la scusa di “tanto c’è il vetro” non deve reggere) un’opera d’arte custodita in un museo per motivi di propaganda”.