Amministrative Palermo 2022, Ferrante (PD): “Disponibilità al dialogo e all’allargamento”

L’intervista ad Antonio Ferrante, presidente della direzione regionale del PD in Sicilia, in vista delle amministrative nel capoluogo siciliano

ferrante

Le elezioni amministrative a Palermo si avvicinano, ma nel capoluogo pare vigere ancora una situazione di stallo. Il mese di gennaio è trascorso e anche quello di febbraio procede spedito, ma non vi è ancora certezza sulle figure dei candidati a sindaco.

Certamente la rielezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica ha le sue ripercussioni, com’era presumibile, anche sotto questo aspetto. “L’elezione di Mattarella ha, di fatto, sancito la fine del centrodestra. C’è stato un derby tra Salvini e Meloni che ha sconfitto Salvini e isolato Meloni, quindi tutte le forze del centro, che prima stavano nel centrodestra, con l’elezione di Mattarella, stanno prendendo una via europeista e una via efficace nella lotta al Covid. Non dimentichiamo che fino a qualche giorno fa Salvini e Meloni dicevano: ‘Noi non vacciniamo i nostri figli'”. A parlare così a Palermo Live è Antonio Ferrante, presidente della direzione regionale del PD in Sicilia. “Si sta creando, quindi, un fronte di tutte quelle forze che guardano all’Europa e che possono e devono dialogare – continua -. In questo senso noi abbiamo dato la nostra disponibilità al dialogo a quelle forze di centro che non vogliono trovarsi in una destra-centro“.

Amministrative a Palermo, tra sfide e primarie

Sul nodo delle primarie Ferrante non ha dubbi: il tempo scorre e bisogna far presto a decidersi. “C’è intanto una questione cronologica – spiega – perché il tempo stringe. Dall’altro lato, noi siamo il partito delle primarie, non sono un’eccezione, ma la regola. Abbiamo riscontrato delle titubanze negli alleati, non dobbiamo quindi essere noi a dire sì o no alle primarie ma piuttosto gli alleati, che giustamente questo strumento non l’avevano nel loro dna. Mi pare che in questo momento si sia ancora in stallo”.

“Fermo restando – aggiunge – che le primarie sono sempre un mezzo per individuare il candidato o la candidata sindaco. Niente di strano che si possa trovare anche senza”.

Ciò che è certo è che chi prenderà le redini in mano dopo Leoluca Orlando dovrà affrontare una serie di sfide di non poco conto. “Occorrerebbe una figura che abbia una valenza politica – commenta Ferrante -. Proprio per la necessità di allargare il più possibile il campo della coalizione, occorrerebbe una figura che fosse in grado di ascoltare le istanze che provengono da tutte le forze e in grado di dialogare con la città e naturalmente con le forze della coalizione. Una figura che possa quindi in qualche modo riprendere quelle che sono state le grandi conquiste di questa città: nel campo dei diritti, della legalità, dell’integrazione. Riprenderle e rafforzarle con un programma amministrativo che ci permetta di superare tutte le criticità che oggettivamente ci sono. Un federatore, direi”.

Accordi con Forza Italia

E su un eventuale accordo con Forza Italia? “Come ha detto anche il nostro segretario regionale, il dialogo con le forze politiche, almeno con quelle che stanno nel fronte europeista, c’è sempre stato. Per cui, è chiaro che al di là di Forza Italia, che è forse la più emblematica di una certa esperienza, noi abbiamo deciso di dialogare con tutte le forze che si sono staccate dal centro destra o che si troverebbero schiacciate da una destra in cui Salvini e Meloni sono azionisti di maggioranza e agli altri non resterebbe che accodarsi. Da questo punto di vista dialogare anche con Fi non è una novità”.

Delle interlocuzioni a livello regionale che ci sono, quindi, sempre state. “Fermo restando, che da parte nostra non manca disponibilità al dialogo e all’allargamento, naturalmente su una base pragmatica. Il range di valori dopo l’elezione di Mattarella si è dimostrato”, conclude Ferrante. “Poi da quei valori si deve pensare un programma per la città e credo che la città richieda un contributo condiviso quanto più in modo largo per risollevarla dalle tante criticità che stiamo affrontando”.

CONTINUA A LEGGERE