L’amore per i cani e per il volontariato: Palermo piange Angelo e Claudia morti tragicamente in Calabria

La coppia stava tornando in città dopo essere stata a Bari per un convegno

Angelo

Una coppia stupenda, sempre sorridente e pronta ad aiutare il prossimo. Chi ha conosciuto Angelo Belfiore 57 anni e Claudia Ferrari di 56 non riesce a non parlare bene dei due coniugi palermitani morti tragicamente in un incidente stradale sulla statale 106 in Calabria. Erano sposati da circa trent’anni, non avevano figli, ma amavano molto i cani: ne avevano due, uno di loro purtroppo è morto nel violento scontro tra l’auto di Angelo e Cristina, una Dacia Duster e la Citroen C8 guidata da un cittadino straniero che si trova ricoverato a Cosenza in gravi condizioni.

La coppia era partita qualche giorno fa, giovedì 7 aprile, per un convegno a Bari del Gruppo LES italiano (organizzazione di volontariato per i malati autoimmuni Lupus) in cui la donna era membro del direttivo. Ma non solo: Claudia infatti era iscritta anche  all’Asimar Aps, l’Associazione Siciliana Malati Reumatici. Domenica pomeriggio erano sulla strada di ritorno a Palermo, dove Angelo e Claudia vivevano. Abitavano in un palazzo in viale Michelangelo, nei pressi della Cava di Bordonaro.

SEMPRE SOLARI E GENEROSI: IL RICORDO DI AMICI E COLLEGHI

Tanti i commenti sul profilo Facebook della donna di amici e conoscenti ancora increduli per la sua scomparsa. “Non posso credere a questo crudele destino – scrive un’amica – La terra ti sia lieve Claudia“; “Non ci credo, Claudia… ci siamo viste poco, ma il tuo cuore sincero lascia il segno“, sottolinea Enrica, un’altra che conosceva la donna. “Incredula, basita, non ci posso neppure pensare. Dolce, premurosa, sorridente, gentile. Cara Lupetta Claudia resti nel cuore! Nella vita e nella morte insieme per sempre al tuo Angelo!“, questo è il ricordo dell’amica Silvia Tonolo.

I due, come detto, amavano molto i cani, l’uomo aveva anche dei tatuaggi dei suoi amici a quattro zampe. Ombra, la meticcia di grossa taglia, la portavano ovunque e il destino crudele ha voluto che fosse con loro anche domenica pomeriggio quando si è consumata la tragedia.

Angelo lavorava nell’Amat, l’azienda del trasporto pubblico di Palermo, dove era entrato nel 1996. L’uomo lavorava come tecnico dentista prima di entrare a far parte degli autisti della partecipata. “Ci siamo conosciuti circa trent’anni fa, eravamo nella stessa comitiva – dice a Palermo Live un amico di infanzia nonché collega -. Un uomo in gamba, sempre dedito alla famiglia e al lavoro. Prima faceva il tecnico dentista, poi è entrato in Amat. Mi è caduto il mondo addosso quando ho ricevuto la notizia, una morte tragica”.

Una persona straordinaria, tranquilla col sorriso sempre in bocca. Un uomo intelligente e semplice, quando ho letto la notizia mi sono sentito male. Era Angelo di nome e di fatto, chi lavora in Amat può solo parlare bene di lui”, dice Antonio, suo ex collega, a Palermo Live. “Era molto attivo insieme alla moglie nel volontariato”. “Una brava persona, sempre disponibile nei confronti di tutti a lavoro – ricorda un ex collega -. Un dispiacere grande la sua scomparsa”. 

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