Ancora furti con spaccata a Palermo, la rabbia dei titolari: “Distrutti i nostri sacrifici”

Nel giro di una notte due furti nel cuore del centro di Palermo. Vittime questa volta dei vandali la Gelateria Azzurra di via Salvatore Vigo, traversa di via Principe di Belmonte, e Aluia food and coffe in zona Libertà. Sono al momento in corso le indagini dei carabiniere con il supporto delle telecamere presenti nell’area.

Secondo una prima ricostruzione della spaccata nella Gelateria Azzurra, i ladri avrebbero utilizzato una Fiat Uno di colore bianco, rubata e probabilmente abbandonata per strada dopo il colpo, per sfondare la vetrina in retromarcia. Entrati dentro, i ladri hanno rubato la cassa automatica presente all’interno dell’esercizio commerciale. Un duro colpo per il proprietario dell’attività, Gaetano Dominici, e la sua squadra di lavoro.

La pagina Facebook della Gelateria Azzurra ha commentato così l’accaduto: “Notti spezzate da allarmi. Paura, rabbia, speranza per poi vedere tutto frantumato come il vetro che trovi per terra. Frantumato insieme a ciò che hai costruito sul quale hai investito sulle forze che hai impiegato per realizzarlo”.

Leggi anche: Turisti derubati in via Maqueda, due furti nel giro di poche ore: indagini in corso

“Ogni piccola cosa anche il chiodo che tiene il quadro che hai ricevuto per l’inaugurazione è parte di te de di chi ti appartiene. Così è stato violato non solo il tuo locale, ma sei stato violato tu. Poco importa la parte economica perché il valore di ciò che hai investito non ha prezzo non può essere quantificato”, racconta la gelateria, presente anche in via Messine Marine, nei propri canali social.

Qualche ora dopo, sempre nei pressi del centro storico, è avvenuto l’altro furto in via Gabriele D’Annunzio nel bar Aluia. I ladri, intorno alle 5.30, sarebbero entrati in azione forzando la saracinesca dell’ingresso principale dell’attività. Una volta dentro, in meno di due minuti, hanno strappato via il registratore di cassa dentro cui però c’erano poche decine di euro. Anche in questo caso i carabinieri hanno sequestrato le telecamere di sorveglianza, nel tentativo di risalire all’identità dei responsabili del gesto.