Ancora guai per Biancaneve: dopo l'”abuso” del Principe, contestati i 7 nani

L’attore Peter Dinklage, alto 1 metro e 35 cm, affetto da acondroplasia,, ha polemizzato con il live-action della favola “Biancaneve e i sette nani”

Qualche mese fa, nel maggio scorso, è scoppiata una polemica con al centro un bacio “non consensuale”: quello che il “Principe” della favola dà a Biancaneve per ridestarla dal maleficio della mela avvelenata. Il perfido regalo della strega cattiva. Due giornaliste, Katie Dowd e Julie Tremaine hanno sollevato un problema: quel bacio del Principe a Biancaneve non va bene. «Le dà un bacio senza il suo consenso ─ hanno scritto ─ mentre lei dorme. Non può essere vero amore se soltanto uno dei due è consapevole di quello che sta accadendo». Prefigurando quindi una sorta di abuso. Nei social allora si è discusso molto di questa opinione, con due schieramenti, divisi fra favorevoli e contrari.

PETER DINKLAGE POLEMICO SUI SETTE NANI

Adesso sono i sette nani che sono finiti nel mirino di Peter Dinklage, famoso per il ruolo di Tyrion Lannister ne “Il Trono di Spade”. L’attore, alto 1 metro e 35 cm, affetto da acondroplasia, cioè nanismo, ha polemizzato con il live-action della favola targata Disney. Comparsa sul grande schermo per la prima volta 85 anni fa. Lunedì 24 gennaio Dinklage era ospite del podcast “WTF” di Marc Maron, e ha sollevato numerosi interrogativi sul film: «Sono rimasto un po’ sorpreso quando sono stati molto orgogliosi di avere scelto un’attrice latina per il ruolo di Biancaneve. Stai ancora raccontando la storia di “Biancaneve e i sette nani”». Ed ha aggiunto: «Sei progressista, in un certo senso, e stai ancora realizzando quella fottuta storia arretrata di sette nani che vivono insieme in una grotta? Non ho fatto nulla per promuovere la causa? Immagino di non essere abbastanza forte», ha aggiunto Dinklage.

LA REPLICA DELLA WALT DISNEY

Una replica è arrivata a stretto giro dalla Disney che ha risposto con un comunicato pubblicato su “The Hollywood Reporter”. Un modo per chiarire la posizione dell’azienda: “Per evitare di rinforzare gli stereotipi dell’animazione originale, ci siamo approcciati in modo diverso ai sette personaggi e abbiamo consultato persone affette da nanismo. Non vediamo l’ora di condividere maggiori informazioni non appena il film entrerà nella fase di produzione, dopo un lungo periodo di sviluppo”.