Andrea Mirabile, un mese dalla morte in Egitto: la messa alla chiesa San Basilio
La famiglia ha reso nota a Palermo Live la volontà di ringraziare sia il sindaco Roberto Lagalla, per l’interessamento in merito alla vicenda, sia l’impresa funebre dei fratelli Paternostro di piazza Cupani, che ha omaggiato le esequie del bambino. Intanto proseguono le indagini sul caso
È già passato un mese dalla morte di Andrea Mirabile, il bambino palermitano di 6 anni deceduto in Egitto in circostanze ancora da chiarire. Stasera, alle ore 19, si terrà per volere della famiglia una funzione religiosa alla chiesa San Basilio, la stessa dove il 16 luglio scorso si sono tenuti i funerali.
La vicenda ha profondamente scosso la città di Palermo e non solo. La comunità si è stretta attorno alla famiglia Mirabile, che ha reso nota a Palermo Live la volontà di ringraziare sia il sindaco Roberto Lagalla, per l’interessamento in merito alla vicenda, sia l’impresa funebre dei fratelli Paternostro di piazza Cupani, che ha omaggiato le esequie del bambino.
UN MESE DALLA MORTE DI ANDREA IN EGITTO
Un gesto di umanità all’interno di una vicenda terribile, finita alla ribalta della cronaca nazionale, quando a Palermo Live giunse un audio di Rosalia Manosperti, la mamma di Andrea, che direttamente dall’Egitto si appellava alle istituzioni per poter far ritorno a casa.
L’accaduto è ormai noto: la donna, insieme al marito Antonio Mirabile e al figlio, era in vacanza a Sharm el-Sheikh, quando sono iniziati i sintomi inizialmente ricondotti a un’intossicazione alimentare. Padre e figlio presentavano il quadro più serio, Rosalia Manosperti – in stato gravidanza – accusava invece sintomi lievi.
La situazione, nonostante il ricorso ai medici, è degenerata rapidamente. Il piccolo Andrea è morto, il padre è stato invece ricoverato in serie condizioni. Dato il suo stato di salute, il ritorno della famiglia a Palermo appariva come impossibile. Al drammatico quadro si aggiungevano poi le indagini sulla morte del bambino, sottoposto all’autopsia già in Egitto.
Alla fine la coppia è tornata in Sicilia venerdì 8 luglio. Un’ambulanza li ha trasportati dall’aeroporto “Falcone Borsellino” al Policlinico. La donna era in buone condizioni di salute, la sua gravidanza procede regolarmente. Il marito è stato invece ricoverato per essere monitorato e comprendere cosa abbia scatenato la sua reazione. Il giorno dopo, il 9 luglio, anche la salma di Andrea è arrivata a Palermo, dove è stata sottoposta ad una seconda autopsia.
Le esequie del bimbo si sono tenute, infine, il 16 luglio. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che si è speso per il rientro della famiglia a Palermo, ha disposto il lutto cittadino.
LE INDAGINI
Intanto proseguono le indagini sul caso. I genitori di Andrea hanno sostenuto un lungo interrogatorio effettuato dalla squadra Mobile di Palermo, sezione omicidi. Hanno specificato, come già detto in precedenza, di avere mangiato solamente all’interno del “Sultan Garden Resort”, per tutta la permanenza in Egitto. Non si esclude che la famiglia possa essere stata vittima di un intossicazione differente da quella alimentare, da contatto o ambientale.
L’ultimo aggiornamento riferisce, inoltre, che la Procura non esclude la possibilità di recarsi direttamente in Egitto. Una visita dei Pm sul luogo in cui Andrea era in vacanza con i genitori potrebbe risultare utile chiarire alcuni punti ancora oscuri della vicenda.
Inoltre, seguendo l’art.10 del codice penale, i fatti accaduti potrebbero finire per ricadere nella giurisdizione egiziana. Se ciò fosse confermato le autorità italiane dovrebbero rapportarsi con i colleghi del luogo, per eventuali iscrizioni nei registri degli indagati. In caso contrario si potrebbe semplicemente limitare ad effettuare indagini a carico di ignoti. Si attendono intanto gli esiti della seconda autopsia sul corpo di Andrea. Gli inquirenti acquisiranno anche le cartelle cliniche dell’ospedale Policlinico di Palermo, dove Antonio Mirabile è stato ricoverato.