Nuovo colpo di scena sulle indagini riguardo la morte di Andrea Purgatori, il giornalista di Atlantide morto a 70 anni.
Si sono conclusi gli esami sui reperti del cervello prelevati nel corso della prima parte dell’autopsia, svoltasi il 26 luglio scorso. Nel fascicolo aperto in seguito all’esposto della famiglia si procede per l’ipotesi di omicidio colposo.
In particolar modo, i familiari chiedono che venga fatta luce sulla corretta diagnosi e sulle cure apportate durante il periodo del ricovero. Al giornalista, qualche mese prima della morte, era stato diagnosticato un tumore ai polmoni con diverse metastasi diffuse. Nel registro degli indagati ci sarebbero i nomi di due medici.
L’ultimo colpo di scena riguarda adesso una possibile richiesta di incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta. Le prove da ‘cristallizzare’ in virtù del processo sono proprio le analisi sui frammenti di encefalo eseguite all’istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata.