Anniversario strage via d’Amelio, è scontro tra Salvatore Borsellino e Maria Falcone

Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso da Cosa Nostra il 19 luglio 1992 insieme alla sua scorta, si dissocia dalle iniziative organizzate dall’ente governativo Agenzia italiana per la gioventù.

Borsellino: “Ci dissociamo completamente da questo tipo di manifestazioni”

“Sono venuto a conoscenza di una manifestazione che viene attuata nelle stesse date e negli stessi orari della nostra manifestazione in via D’Amelio. Una passerella e una sfilata che viene organizzata a Palazzo Jung a Palermo. Noi ci dissociamo completamente da questo tipo di manifestazioni e manifestiamo il nostro dissenso da chi, aderendo a questo tipo di iniziativa, come purtroppo la Fondazione Falcone e anche il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, fanno evidentemente una scelta di campo”.

Maria Falcone: “Noi non facciamo passerelle”

Alle affermazioni di Borsellino, non ci sta Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni e Presidente della Fondazione Falcone: “Da anni ormai mi sono convinta che il miglior modo di considerare le cicliche dichiarazioni e attacchi di Salvatore Borsellino è ignorarle. Mi fa piacere che la Fondazione in questo suo ultimo bombardamento sia in buona compagnia con il centro Paolo e Rita Borsellino”.

“Dal 1992 la Fondazione Falcone – ricorda la presidente – è impegnata a promuovere la cultura della legalità e della giustizia soprattutto nelle nuove generazioni, da 30 anni centinaia di migliaia di giovani da tutta Italia dalle scuole e dalla società civile si uniscono a noi e a tutti coloro i quali lavorano tutti i giorni assieme per la verità e contro la mafia. Per questo la Fondazione non accetta in alcun modo l’accusa di essere utile alle passerelle, la Fondazione non ha mai, mai fatto politica dialogando in 30 anni con interlocutori istituzionali di Governo di tutti gli schieramenti politici: chi lo dice lo dice per fini suoi e afferma solo il falso”.