Antenna 5G e non solo, a Baida i residenti alzano la voce: “Continueremo a lottare per l’asilo nido”
I residenti di Baida non ci stanno e dicono no all’installazione dell’antenna 5G su un terreno in via Alla Falconara a Palermo, precedentemente designato per la costruzione di un asilo nido secondo il Piano Regolatore Generale (P.R.G.). Venerdì pomeriggio gli abitanti del quartiere palermitano si sono ritrovati per un sit-in organizzato dal Comitato cittadino “Via Alla Falconara Baida”.
“Continueremo a restare uniti per i diritti dei bambini ad avere un asilo- dichiara Giovanni Bonsignore portavoce del Comitato dei cittadini di Baida -. Noi ci crediamo“. “Abbiamo timori per la nostra salute, è controversa questa legiferazione sulle onde elettromagnetiche”, dice un residente. “Non è giusto che i bambini debbano andare in altre scuole, anche private, lontane da Baida”, afferma un’altra residente. Sono state raccolte 220 firme per dire no all’antenna.
Hanno partecipato al sit-in consiglieri comunali, di circoscrizione e diverse associazioni di quartiere. Tra i più attivi sulla vicenda, che si è subito messo al fianco dei residenti presentando due interrogazioni all’amministrazione comunale (una sull’asilo e una sull’antenna 5G), c’è il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Antonino Randazzo: “Dal Comune è arrivato un importante segnale di attenzione sulla situazione. La comunità ha più volte rivendicato il rispetto del Piano Regolatore Generale (PRG), in particolare la necessità di realizzare un asilo comunale che possa soddisfare le esigenze delle famiglie del nostro quartiere nell’area dove invece si sta realizzando una Antenna 5G. Siamo fiduciosi che questo passo possa aprire la strada a un dialogo costruttivo tra l’amministrazione e i cittadini, favorendo così lo sviluppo di soluzioni che tengano conto delle necessità della comunità di Baida“.
Non solo l’antenna 5G, altri problemi per Baida
Altre criticità segnalate dai residenti di Baida: in primo luogo il problema delle acque meteoriche. I cittadini chiedono la realizzazione di rete e di caditoie in via Ruffo di Calabria e in via alla Falconara. Nella nota alluvione del 2020 proprio Baida è stata devastata con ingenti danni. I residenti spingono anche per la pulizia e manutenzione del canale Luparello, per evitare disastri come quello di quattro anni fa.
Poi c’è il tema delle strade al buio: in particolar modo viene chiesto al Comune di Palermo l’illuminazione pubblica in via Ruffo di Calabria. Infine, c’è anche un disagio sulla viabilità: la via Francesco Tucci è chiusa da qualche mese per un cantiere, per questo i residenti del quartiere insistono affinché si possa creare un bypass provvisorio che colleghi la via Tucci a via Roccazzo, per rendere facilmente accessibile Baida per chi proviene da Passo di Rigano.
Antenna 5G, la risposta del Comune di Palermo
Giovedì, un giorno prima del sit-in, era arrivata la risposta dell’amministrazione comunale sulla questione relativa alla possibile installazione dell’antenna 5G. Il sindaco Lagalla e l’assessore Forzinetti hanno dichiarato di essere pronti “a eseguire nuove valutazioni nel merito dei pareri rilasciati, riservandosi la possibilità di procedere a eventuale procedura, anche tramite apposita ordinanza sindacale, in modo da sospendere la autorizzazioni già rilasciate. Siamo vicini ai cittadini del comprensorio di Baida e faremo tutto ciò che è in potere dell’amministrazione comunale“.