Antonella, è il momento della veglia: che il suo sacrificio non sia vano
Il corpicino della piccola torna nella casa di via Schiavuzzo. L’auspicio è che a dare un senso alla sua morte siano per primi tutti i genitori.
“Sei e sarai sempre nei nostri cuori”, “Anto vive, ti amiamo”, “il tuo dolce sorriso non lo dimenticheremo mai”, “ti amiamo Principessa” e, ancora, “sarai l’angelo più bello del quartiere”. Sono solo alcuni degli striscioni riportanti i pensieri colmi di commozione e grande affetto per la piccola Antonella. E ancora peluche, portati in dono dai bimbi della zona, palloncini, fiori, ghirlande e lumini. Strappata alla vita da un assurdo gioco sul social Tik Tok, per la piccola palermitana di appena dieci anni si è mobilitato un intero quartiere. Adesso è tempo di vegliare il suo corpicino, riportato nella sua casa di via Schiavuzzo dopo l’autopsia che ne ha confermato la morte per asfissia.
UNA MARCATURA ASFISSIANTE
La speranza è che quanto accaduto ad Antonella non cada troppo presto nel dimenticatoio. E affinchè ciò avvenga, l’auspicio è che i genitori per primi capiscano l’importanza di monitorare i propri i figli dal primo momento in cui cominciano a maneggiare i dispositivi elettronici. Marcarli stretti, in maniera asfissiante, anche a costo di inimicarseli, almeno temporaneante. Perchè la posta in gioco, a quanto ormai troppo spesso si vede, è la vita stessa.