“Rossella, voglio credere di rivederti presto: forza, ti aspettiamo”: con queste parole l’attore palermitano Antonio Ribisi La Spina si rivolge a Maria Rosa D’Angelo – che tutti chiamano, appunto, Rossella- la sessantaquattrenne scomparsa da qualche giorno e che i familiari stanno cercando ovunque.
“Ho avuto il privilegio di recitare con lei – afferma l’artista, di recente visto ne “La stranezza” di Roberto Andò – nel lontano 1983 e siamo rimasti sempre legati da un bel rapporto di affetto”.
I due avevano condiviso il palco di “Tutto per quello”, spettacolo tratto dai testi di Terenzio riadattati dal giornalista Salvo Licata e diretto da Elio Di Vincenzo.
“L’ ho vista per l’ultima volta – aggiunge Antonio Ribisi La Spina – al funerale di Franco Scaldati, ma la nostra amicizia è rimasta viva malgrado la distanza e il trascorrere del tempo”.
“So bene – prosegue – di non potere fare nulla in più rispetto alla famiglia, alla stampa, agli amici e alle forze dell’ordine che la cercano senza sosta, ma voglio ugualmente sperare che Rossella legga il mio appello”.
L’attore non nasconde la preoccupazione crescente per le sorti dell’amica, soprattutto a seguito del ritrovamento della sua borsa proprio dinanzi al noto Bar Touring a Mondello.
Borsa ritrovata dalla Polizia sul versante della spiaggia: dentro, pure il telefonino della donna.
“La nostra amicizia – spiega Antonio Ribisi La Spina – non ha mai avuto bisogno di un’assidua frequentazione per rimanere ben salda, è sempre rimasta viva e forte”.
Malgrado i problemi di salute, che avevano certamente condizionato l’umore di Rossella, l’attore non ha dubbi.
“Ne ricordo la giovialità – afferma Antonio Ribisi La Spina – e la fresca voglia di vivere che non può averla completamente abbandonata“.
“Rossella è una donna straordinaria – sottolinea con commozione e affetto – e la aspettiamo per riabbracciarla”.
Un ultimo appello, infine, tramite Palermo Live.
“Mi rivolgo a chiunque possa avere notizie – conclude – e abbia notato qualcosa di strano nel luogo in cui si sono perse le sue tracce: perfavore, informate chi di dovere, è l’unico modo per riuscire a saperne di più”.