Un frate cappuccino è finito al centro di un’indagine con l’accusa di circonvenzione di persone incapaci. I militari della Guardia di Finanza di Vicenza, insieme ai carabinieri hanno infatti dato esecuzione ad un decreto di perquisizione personale, domiciliare ed informatica nei suoi confronti.
Il fatto è stato commesso a Vicenza. L’ecclesiastico prima si sarebbe avvicinato alla vittima e poi l’avrebbe convinta a fidarsi di lui e a cedergli i suoi averi. Questo è quello che si evince da una denuncia presentata dal fratello della vittima.
Un frate, appartenente all’ordine dei Frati Minori dei Cappuccini di Rovigo, si sarebbe reso colpevole di una circonvenzione di incapace ai danni di un’anziana e facoltosa signora in condizioni di grave fragilità psichica. Saranno le indagini a ricostruire la dinamica dei fatti. Nel frattempo, però, la Guardia di Finanza ha sequestrato 460 mila euro da tre distinti conti correnti intestati all’uomo nonostante il voto di povertà che caratterizza i cappuccini. A dare il via alle operazioni coordinate dal gip di Vicenza è stato l’esposto presentato dal fratello della donna, deceduta nel 2023 per cause naturali.
Secondo la denuncia, il frate era riuscito a farsi nominare erede universale della vittima, e aveva spinto per ottenere la procura generale: un atto notarile con il quale si autorizza qualcuno ad operare sui propri beni. La ricostruzione fatta dagli investigatori che l’uomo, dopo avere raggirato l’anziana, sarebbe riuscito ad ottenere da lei il conferimento di una che gli ha consentito di operare indisturbato sui beni della stessa, riuscendo anche a farsi nominare erede unico con testamento olografo. Prima ancora della pubblicazione del testamento e della accettazione dell’eredità, il prelato, già nel corso del 2021, avrebbe sottratto alla vittima tutte le proprie disponibilità economiche, trasferite progressivamente su suoi conti correnti personali, in modo da sottrarli alle pretese dei legittimi eredi della donna.