Dall'Italia

Donna anziana uccisa col ferro da stiro: trovata morta nella casa in fiamme

Con ogni probabilità la donna di 90 anni, trovata morta nel pomeriggio d’ieri nel suo appartamento, è stata uccisa con un colpo alla testa. Forse utilizzando un ferro da stiro. Infatti quella che potrebbe essere l’arma del delitto è stata trovata nel salotto, vicino al corpo senza vita di Fernanda Cocchi. Sulle prime si ea ipotizzato che fosse morta per asfissia, per inalazione di fumo. I soccorsi sono stati attivati alle 15.30 quando i condòmini hanno notato del fumo provenire dall’abitazione. I vigili del fuoco che sono entrati nel bilocale al primo piano della palazzina di via Ponte Seveso 26, a poche centinaia di metri dalla stazione Centrale, hanno trovato la porta d’ingresso dell’appartamento aperta, e all’interno era buio pesto.

UN INCENDIO PER NASCONDERE LE TRACCE DEL DELITTO

La casa era invasa da fumo già fitto di un principio d’incendio, che aveva invaso le due stanze e il cucinotto. E Fernanda Cocchi, una signora vedova che abitava lì da sola, era riversa prona sul pavimento del salotto. La 90enne, che indossava addosso una tuta da casa, aveva ferite profonde sul capo. E accanto al suo corpo c’era un ferro da stiro sporco di sangue. La donna non si muoveva, era già morta. Si ipotizza che le fiamme siano state appiccate dall’omicida per nascondere le tracce del delitto.

PEDINATA E AGGREDITA A CASA SUA

Fernanda Cocchi, ipovedente, andava spesso a fare la spesa, da sola, nel supermercato sotto casa. L’autore del delitto probabilmente l’ha prima pedinata, e poi ha atteso che rientrasse a casa, e l’ha raggiunta nel bilocale. Dopo avere cercato invano della refurtiva in camera da letto, ha magari pensato di strapazzarla, per ottenere qualcosa da lei. Ed infine l’ha uccisa. A quel punto, seppure in maniera maldestra e per molti versi inutile, ha tentato di dare fuoco all’appartamento prima di fuggire. Pensando di potere cancellare le tracce che potevano indirizzare gli investigatori verso di lui. La polizia e la Scientifica giunti sul posto, hanno fatto un gran lavoro, anche nella parti comuni del condominio. I residenti dello stabile su cinque piani, sono stati costretti a non rientrare a casa fino a tarda sera. Il resto lo faranno i filmati delle telecamere della zona.

Published by
Pippo Maniscalco