La cartella clinica dell’anziano morto all’Ingrassia con l’aorta rotta

Inchiesta per il decesso dell’anziano che dopo essere arrivato al pronto soccorso non ha trovato posto in nessuna clinica ed è morto

agente

Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della sesta commissione Salute all’Ars, ha già fatto richiesta ufficiale per avere le cartelle cliniche dell’anziano di 77 anni di Monreale, deceduto sabato scorso al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia per la rottura dell’aorta. «Quanto è successo è un fatto molto grave su cui vorrò andare fino in fondo» ─ ha detto E sta anche preparando una interrogazione all’assessore regionale Ruggero Razza.

IN BALLO ISMETT, POLICLINICO, VILLA MARIA ELEONORA E LE CARDIOCHIRURGIE CATANESI

«Voglio sapere il nome e cognome delle persone che si trovavano nelle sale operatorie dell’Ismett, del Policlinico di Villa Maria Eleonora e degli ospedali di Catania dove ci sono le cardiochirurgie». Vuole andare fino in fondo la presidente della commissione Salute. Vuole sapere perché non è stato trovato un posto letto per portare in sala operatoria il paziente anziano con la dissecazione dell’aorta, una patologia la cui mortalità è altissima se non si interviene immediatamente. «Non è accettabile, con quello che paga la Regione per la sanità, che una persona muoia al pronto soccorso ─ ha detto ancora Margherita La Rocca Ruvolo. ─ Noi dobbiamo stare dall aparte dei cittadini. E staremo dalla parte della famiglia dell’uomo di Monreale per sapere se sia stato fatto tuto il possibile per salvarlo».

LA CARTELLA CLINICA

Nella cartella clinica pubblicata da Repubblica, c’è la ricostruzione delle ultime ore di vita di questo anziano, giunto nottetempo all’Ingrassia. E vengono scanditi i tempi di questa partita per la vita, terminata purtroppo con una sconfitta.
Ore 00,35 del 5 dicembre: l’uomo giunge con l’ambulanza del 118 in codice verde.
Ore 4,01: il medico che lo riceve dispone tampone per sospetto Covid. Il test dà esito negativo.
Ore 10,33: Tac ed esami rilevano che c’è una dissecazione dell’aorta, iniziano le ricerche di un posto in cardiochirurgia. “Si contatta il Policlinico reparto Cardiochirurgia, sala operatoria impegnata. Villa Maria Eleonora, sala operatoria impegnata. Si contatta Ismett Palermo per disponibilità posto letto”.
Ore 10:38: “Ismett ospedale Covid, non può accettare pazienti”.
Ore 10:48: “Policlinico Catania, sala operatoria impegnata”. Nel frattempo il paziente sta sempre peggio.
Ore 10:59 il medico dell’Ingrassia prova a cercare almeno un posto in Rianimazione, la la risposta è uguale: “Il dipartimento di Anestesia di Villa Maria Eleonora non dà disponibilità di posti letto”.

Comincia la ricerca anche tramite la centrale operativa del 118 prima fuori provincia, poi anche fuori dalla Sicilia.
Ore 11,05: “Taormina non disponibile”.
Ore 11,12: “Policlinico di Palermo, no posto letto di Rianimazione, si dispone tramite 118 il contatto telefonico con Cardiochirurgia fuori Isola più vicina”. Ma ormai non c’è più tempo.
Alle 11,56 il medico segna in cartella il decesso dell’uomo morto intorno alle 11,40 dopo aver eseguito le manovre rianimatorie senza successo.