Comune, nuova botta alla Giunta Orlando: “sfiduciato” Giusto Catania
L’atto è puramente politico e non è quindi vincolante per gli equilibri dell’Amministrazione. Tuttavia la presa di posizione di Sala delle Lapidi è evidente
Il Consiglio Comunale ha approvato una “mozione di sfiducia” nei confronti di Giusto Catania. Un chiaro segnale da parte di Sala delle Lapidi nei confronti dell’assessore alla Mobilità, sotto l’occhio del ciclone per le sue decisioni in tema di mobilità. A cominciare dalla Ztl, per passare alla chiusura, poi ritirata, del tratto fra via Autonomia Siciliana e via Ammiraglio Rizzo, per finire alla recente pedonalizzazione del centro.
Ricordiamo però che l’atto ha valenza puramente politica, non essendo vincolante per la Giunta Comunale. La sfiducia agli assessori infatti non è prevista dall’ordinamento e non rientra quindi nel cosiddetto principio “simul stabunt, simul cadent”. Un precetto secondo cui, nel caso di sfiducia al sindaco, decade di conseguenza anche il consiglio comunale. Orlando rimarrà quindi in carica, così come Giusto Catania e, in caso di sfiducia, anche Maria Prestigiacomo. Un concetto già ribadito anche dal primo cittadino durante la conferenza stampa sulla gestione dei rifiuti di lunedì pomeriggio.
LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO SULLA SFIDUCIA A CATANIA
FERRANDELLI (+EUROPA): “CHIARO SEGNALE POLITICO”
“Sono soddisfatto del voto ampio alla mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Giusto Catania. La mozione poggia su diversi punti di criticità e di mancato rispetto istituzionale. L’assessore Catania , infatti, mostra assenza di dialogo e confronto democratico con l’organismo consiliare, glissando nei fatti la possibilità di un percorso condiviso che possa, con atti deliberativi e strumenti propri dell’organo, affrontare e risolvere definitivamente importanti problemi”. Lo dichiara l’esponente di +Europa Fabrizio Ferrandelli a proposito dall’atto politico approvato nei confronti di Giusto Catania.
“La questione più recente, in ordine di tempo, riguarda la sospensione della Ztl in sfregio alla deliberazione del consiglio e delle richieste corali dei commercianti. Indicazione che l’assessore ha disatteso emanando d’imperio un suo provvedimento. Il tutto senza considerare le altre criticità bene note alla cittadinanza che riguardano l’insostenibilità del traffico cittadino da ponte Corleone passando in via Belgio, dalla Cala per arrivare alla Fiera del Mediterraneo. Un vero incubo quotidiano. Altrettanta preoccupazione registriamo in merito alla gestione del trasporto pubblico in città. Si constata, infatti, una sensibile riduzione delle corse e un preoccupante disequilibrio nei conti dell’azienda in questione”.
“A queste puntuali contestazioni seguono continue offese alla cittadinanza da parte dell’assessore Catania, squalificando il ruolo che riveste. Oggi arriva dall’aula una sfiducia politica che è un segnale inequivocabile di bocciatura sulle sue politiche e sulla capacità gestionale, a salvaguardia del rispetto istituzionale che merita l’organismo di pianificazione e controllo. Ci sono voluti anni per questo voto, ma meglio tardi che mai”, conclude Ferrandelli.
LO MONACO (M5S): “SINDACO TRAGGA LE OPPORTUNE CONCLUSIONI”
Con l’approvazione della mozione di sfiducia, il Consiglio comunale ha palesemente bocciato l’operato dell’Assessore Giusto Catania. Al merito di tante questioni che riguardano, in particolare, la mobilità cittadina, si aggiungono le pecche di una mancata condivisione dell’attività di programmazione degli atti con l’organo di indirizzo e di controllo politico- amministrativo della città”. Lo dichiara la capogruppo del Movimento 5 Stelle a Sala delle Lapidi Viviana Lo Monaco. Ciò a proposito della mozione di sfiducia nei confronti di Giusto Catania.
“Noi che abbiamo il compito di ascoltare e raccogliere le istanze dei cittadini, siamo stati palesemente beffati e ignorati nelle nostre iniziative, ultima in ordine di tempo la proposta di sospendere la ZTL sino al 31 dicembre 2021. Continuare a dimostrarsi sordi alle richieste dei cittadini, e del Consiglio comunale che tenta di interpretarle, non farà che danneggiare ulteriormente la città. Questo è soltanto il primo atto, certamente privo di efficacia amministrativa ma con un messaggio forte e chiaro per il suo destinatario. A breve presenteremo una mozione di sfiducia al Sindaco e vedremo se questa volta la maggioranza dei colleghi ci seguirà”.
CARONIA (FORZA ITALIA): “SEGNALE CHE ORLANDO NON COGLIERA'”
“Un segnale ed un voto politico che purtroppo il sindaco non coglierà, continuando a raccontare una città che non esiste. Un voto che, mi auguro, ci porti alla sfiducia al primo cittadino per liberare presto Palermo da questa ormai insostenibile amministrazione”. Questo è il breve ma caustico commento della consigliera comunale, nonché deputata regionale di Forza Italia, Marianna Caronia, a proposito della mozione di sfiducia contro Giusto Catania.
LA MAGGIORANZA SULLA SFIDUCIA A CATANIA: “NON PARTECIPEREMO PIU’ A LAVORI D’AULA SNERVANTI”
“Mentre importanti finanziamenti dello Stato, che darebbero respiro alle casse asfittiche del Comune, rimangono al palo, la nuova maggioranza del Consiglio Comunale, formata da tutte le forze di opposizione, preferisce prelevare e votare una mozione di sfiducia del 2019 che non produrrà alcun effetto utile per la città e che richiama questioni ormai ampiamente superate”. Lo dichiarano in una nota congiunta i capigruppo di PD (Rosario Arcoleo), Valentina Chinnici (Avanti Insieme) e Barbara Evola (Sinistra Comune).
“Il PRG, infatti, è all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, osteggiato proprio da chi prima sbraitava in aula perché venisse presentato; il contratto di RAP, invece, è stato approvato l’estate scorsa. Se l’intento della mozione era quello di lanciare un segnale politico al sindaco, riteniamo, invece, che l’unico messaggio, negativo, stia arrivando alla città. Ciò sul modo in cui questo Consiglio vuole proseguire la sua attività. Sinistra Comune, Partito Democratico e Avanti insieme non parteciperanno più a lavori d’aula snervanti e improduttivi, durante i quali si istruiscono processi sommari a funzionari, dirigenti, assessori, segretario generale, minando continuamente la credibilità delle Istituzioni. Siamo pronti e pronte ad entrare in aula e a partecipare al dibattito quando si affronteranno atti che hanno una ricaduta reale sulla vita di cittadini e cittadine, come il Piano triennale delle opere pubbliche”.
FICARRA (UDC): “L’ASSESSORE CATANIA RINUNCI ALLA POLTRONA E RASSEGNI LE DIMISSIONI”
“Lo stato di caos e precarietà in cui versa la nostra città in termini di viabilità e traffico è eloquente e desolante. La gestione delle problematiche di specie da parte dell’assessore di pertinenza, Giusto Catania, non può che definirsi fallimentare sotto tutti i punti di vista”. Così dichiara, in una nota, Elio Ficarra, vice coordinatore regionale dell’UDC Sicilia.
“Il recente ripristino della fascia diurna della Ztl nel centro storico di Palermo ha ulteriormente aggravato la crisi profonda che sta avversando commercianti ed esercenti del capoluogo; già provati sul piano economico e psicologico da mesi di stop forzato delle rispettive attività, in ossequio alle norme restrittive volte ad arginare l’incedere dei contagi da Covid- 19. Senza dimenticare inefficienza e disfunzioni del trasporto pubblico, unitamente ai capitoli tram e piste ciclabili”.
“Il sindaco Orlando e la sua Giunta hanno ignorato l’approvazione della mozione presentata dal sottoscritto, approvata dai colleghi in Consiglio lo scorso 27 maggio. Questa prevedeva la proroga della sospensione della Ztl fino al 31 dicembre. Parallelamente, con arroganza, hanno voltato le spalle alla città, disinteressandosi di istanze ed impellenze di coloro che rappresentano il volano dell’economia locale”.
“La mozione di sfiducia verso l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, è un atto politico ed al contempo fortemente simbolico. Al netto di posizioni ideologiche e motivi di opportunità; un esponente che ha dimostrato di non aver trovato risposte idonee e soluzioni concrete alle criticità dovrebbe avere l’onesta intellettuale e la coscienza di rinunciare alla poltrona e rassegnare le dimissioni”. Così chiosa il consigliere comunale di Palermo in quota UDC.
NINNI TERMINELLI: “IL FUTURO IN POLITICA NON SI COSTRUISCE CON LE VENDETTE MA CON PROGRAMMI ALTERNATIVI”
“Il futuro in politica non si costruisce con le vendette, sia che i bersagli di turno si chiamino Orlando, Prestigiacomo o Catania. Diventare maggioranza non è un esercizio sadico verso gli avversari, ma l’assunzione di una responsabilità istituzionale che il Centrodestra e i pezzi della futura balena bianca, come Italia Viva, mostrano già di non possedere, anteponendo il regolamento di conti politici, alle emergenze della città ancora in piena pandemia.”
Così Ninni Terminelli di Sinistra delle Idee. “In questo scenario la nuova maggioranza non comprende che in questo anno sarà giudicata per le sue azioni e non per le sue rivalse. La sua posizione di nuovo apparente vantaggio può diventare un fatale boomerang! Sinistra delle Idee rinnova la sua stima alle compagne e ai compagni di Sinistra Comune per il percorso svolto, in questi anni, con coerenza e determinazione. Per il futuro di Palermo serve ancora più sinistra con programmi, programmi e ancora programmi. E non il ritorno della politica per il potere. Una politica vuota e desolante che la città ha già conosciuto troppe volte.