Il Consiglio Comunale di Palermo ha approvato il rendiconto 2023. Sedici voti favorevoli, un solo astenuto e membri dell’opposizione che sono usciti dall’aula per protestare contro il mancato confornto sull’atto con l’amministrazione comunale. Con il via libera dell’atto il Comune di Palermo potrà impostare la spesa di 61 milioni, cifra che compone attualmente l’avanzo vincolato.
Per il sindaco di Palermo Roberto Lagalla l’approvazione del rendiconto “certifica ancora una volta il percorso virtuoso che questa amministrazione ha intrapreso verso un riequilibrio dei conti del Comune di Palermo. Ringraziamo il Presidente del Consiglio comunale e tutta l’Aula per questo risultato che adesso deve traghettare l’Ente verso un altro e decisivo obiettivo per la città e che riguarda l’approvazione delle variazioni di bilancio che permetteranno di sbloccare risorse fondamentali che dovranno tradursi in servizi e infrastrutture da mettere a disposizione dei cittadini”.
“Un atto importante – dichiara Brigida Alaimo, assessore al Bilancio al comune di Palermo – che col voto odierno del Consiglio Comunale rinforza il lavoro di sistemazione dei conti realizzato dalla nostra Amministrazione negli ultimi anni. Le casse restano in ordine, le scadenze vengono rispettate e gli investimenti proseguono. Sono grata per quanto fatto in questi mesi dalla commissione Bilancio e dal suo presidente Giuseppe Milazzo, dalle commissioni, dai consiglieri di maggioranza e opposizione, dalla ragioneria generale”.
“È emblematico che le dichiarazioni immediate sull’approvazione del rendiconto del Sindaco, dell’Assessora al bilancio e al controllo analogo e del gruppo del Sindaco in consiglio guardino solo alle risorse finanziarie liberate con questo atto e non una parola sia stata spesa sulle gravi e preoccupanti notizie emerse con chiarezza dall’analisi del rendiconto e dalla discussione in aula rispetto alla situazione e di RAP, cui il sindaco Lagalla e l’assessora Alaimo hanno peraltro scelto di sottrarsi. Basta questo a confermare, ancora una volta, che questa amministrazione è interessata più a governare poltrone e mancette e non invece le gravi emergenze della città e i suoi bisogni”. Questa la nota congiunta dei membri dell’opposizione, i consiglieri del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli