Storico braccio destro e autista del boss alcamese Vincenzo Milazzo, Palmeri aveva poi deciso di collaborare con la giustizia. Entrato a far parte del programma di protezione, ha dato nel corso degli anni la propria deposizione nei vari processi di mafia. Raccontò soprattutto di incontri tra uomini dei Servizi segreti e il capomafia.
Secondo quanto da lui raccontato, a Milazzo era stato chiesto di adoperarsi per la “destabilizzazione dello Stato” attraverso atti terroristici da compiere fuori dalla Sicilia. “Lui però era contrario a queste cose, diceva che non avrebbero portato un vantaggio a Cosa Nostra”, raccontava Palmeri. Il verbale sugli uomini corrotti nei servizi segreti fu ripreso dal procuratore aggiunto di Caltanissetta, Gabriele Paci, che ha voluto il processo all’ex superlatitante Matteo Messina Denaro, imputato di essere uno dei mandanti delle Stragi.