È finita in carcere Maricetta Tirrito, paladina dell’Antimafia e della lotta alla violenza sulle donne e presidente dell’associazione “Laboratorio Una Donna”. Ad arrestarla la polizia, su disposizione del gip di Velletri, che ha eseguito ben cinque provvedimenti cautelari e un sequestro di 385 mila euro. Nei guai quattro donne – di cui due destinatarie della misura della detenzione in carcere, una degli arresti domiciliari, un’altra dell’obbligo di firma e dell’interdizione per un anno dalla professione medica -, ed un uomo, sottoposto agli arresti domiciliari.
Le accuse agli indagati sono, a vario titolo, quelle di omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d’incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale, aggravati dall’aver commesso il fatto per conseguire il profitto delle condotte delittuose consumate.
Inoltre, è stato disposto dal gip di Velletri, su richiesta dei pm, il sequestro preventivo di circa 385 mila euro a carico della Tirrito. Quest’ultima è palesata quale promotrice ed organizzatrice di un «collaudato sistema di spoliazione ed appropriazione del patrimonio, economico ed immobiliare, di soggetti anziani affetti da gravi patologie psico fisiche», si legge nelle carte.