I carabinieri del Ros, diretti dalla Procura di Roma, hanno fermato nella serata di martedì un capitano della marina militare italiana. L’uomo si trovava insieme ad un ufficiale accreditato presso l’ambasciata della federazione russa; i due sono accusati di spionaggio e alla sicurezza dello Stato.
L’ufficiale della Marina Militare si trova in carcere, per lo scambio di documenti avrebbe intascato 5.000 euro. Inoltre, da ulteriori verifiche è emerso che l’uomo avrebbe passato all’ufficiale russo non solo dossier italiani, ma anche documenti top secret della Nato; di fatto, metteva a rischio sia la sicurezza dell’Italia che di altri Paesi.
Le indagini sono iniziate qualche mese fa dopo una segnalazione dall’Aisi, l’agenzia per la sicurezza interna guidata da Mario Parente. L’ufficiale russo che prestava servizio nell’ambasciata della Russia in Italia, verrà espulso dal nostro Paese insieme al suo superiore. I due non possono essere arrestati poiché lo status diplomatico non lo permette.
“In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese”. Questo il commento su Facebook del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook.