Arresto Mimmo Russo, l’ex consigliere comunale di Palermo sospeso da Fratelli d’Italia
“Girolamo Russo, da tempo semplice iscritto di Fratelli d’Italia senza più alcun ruolo nelle istituzioni, è stato immediatamente sospeso da Fratelli d’Italia. Avrà l’occasione di difendersi nelle aule di giustizia, ma le accuse lo rendono incompatibile con Fratelli d’Italia”. L’annuncio in una nota di Antonio Rini, presidente cittadino di Fratelli d’Italia a Palermo dopo la notizia dell’arresto per voti di scambio e corruzione.
L’esponente politico, storico referente dei precari palermitani, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.
Mafia e voti di scambio: tre indagati
L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda di Palermo guidata dal procuratore Maurizio de Lucia. Insieme all’esponente di Fdi sono indagati Gregorio Marchese, definito dal gip la “costola” del politico e figlio dello storico killer della famiglia mafiosa di Corso dei Mille, Filippo Marchese, e il consulente d’azienda Achille Andò. Per entrambi, accusati a vario titolo di corruzione ed estorsione, sono stati disposti i domiciliari. L’indagine è stata condotta dai carabinieri.
Le indagini
Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dal nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, nel periodo dal 2020 al 2023, che hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine al rapporto di reciproca convenienza esistente tra un sindacalista, amministratore locale del comune metropolitano, in carica sino al giugno del 2022, ed esponenti di “cosa nostra” palermitana.