Approvato all’Ars l’emendamento “blocca nomine”. Si tratta di uno strumento che non permette al governo di procedere a nuove nomine nei sei mesi antecedenti le elezioni. Blocca, quindi, tutte le procedure per le Asp, le partecipate e per qualunque ente o consorzio sotto il controllo regionale.
Primo firmatario Tommaso Calderone di Forza Italia, il documento vede firme dalle opposizioni e da alcuni deputati di centrodestra. Approvato con 46 voti a favore, il provvedimento si applica a partire dall’ok alla legge.
“Si tratta di una norma certamente di buon senso, che mira ad affrancare gli ultimi mesi di campagna elettorale da pericolose tentazioni che rischierebbero di avvelenare il clima politico in vista del rinnovo del Parlamento regionale”. Così ha dichiarato, in una nota, il capogruppo del M5S Nuccio Di Paola.
“Stigmatizziamo l’atteggiamento tenuto in aula dall’assessore Cordaro nei confronti della presidenza e del segretario generale”, conclude.
La seduta ha visto, infatti, scintille tra l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro, e il vice presidente vicario, Roberto Di Mauro.
“Nel metodo oggi scriviamo una pagina macchiata, nulla sarebbe cambiato se questo emendamento seguendo il percorso istituzionale corretto fosse andato nella commissione di merito“. Così ha obiettato Cordaro in aula. “Questo emendamento e con queste firme resteranno nella storia di questa legislatura e di questo Parlamento: mi rimetto alla decisione della Presidenza, se si decide di votare voterò a favore”.
Il vice presidente vicario, Roberto Di Mauro, dopo l’approvazione, ha controbattuto. “Lei assessore si è rivolto a me in modo minaccioso, ma io sono sereno perché la conosco da anni e so che lei vuole sempre alzare i toni. Ma non si doveva permettere di rivolgersi al segretario generale dicendogli: ‘poi terremo conto del suo comportamento’, questo non è ammissibile”.