Asp Palermo, 80 dipendenti a rischio trasferimento: scatta la protesta

La nota del Fials – Confsal: “Il rientro alle aziende di provenienza causerà nuovi vuoti di organico all’Asp che peggioreranno la carenza di personale e l’assistenza infermieristica in un momento in cui il mercato del lavoro è saturo”

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L'assessorato alla salute della Regione Sicilia

Avrà luogo il 3 febbraio, dalle ore 10, la protesta della Fials-Confsal davanti all’assessorato alla Salute in piazza Ottavio Ziino, a Palermo. Motivo dell’agitazione la mancata pubblicazione di un nuovo bando col conseguente rischio per 80 dipendenti dell’Asp di tornare alle aziende di appartenenza.

” Senza l’avviso – spiega il sindacato in una nota – non si può procedere in via prioritaria all’assunzione di personale presente all’Asp di Palermo con posizione di comando. Questi operatori, a partire dal primo marzo, saranno costretti a rientrare nelle aziende di appartenenza, subendo gravi disagi lavorativi e familiari”

Asp di Palermo, la protesta

“Attualmente questi infermieri, oss, ostetrici e altro personale, lavorano in reparti sanitari, molti dei quali destinati all’emergenza-urgenza e al covid. Il rientro alle aziende di provenienza causerà nuovi vuoti di organico all’Asp che peggioreranno la carenza di personale e l’assistenza infermieristica in un momento in cui il mercato del lavoro è saturo”. Così spiega la nota del sindacato.

“Per cui l’amministrazione sarà costretta a correre ai ripari attraverso nuove procedure d’urgenza per il reclutamento di unità di personale per sopperire questi ulteriori vuoti, questione che appare improbabile poiché il mercato del lavoro per le professioni sanitarie ormai è saturo e quindi si aggraverà ulteriormente lo stress dei lavoratori in servizio”.

La nota inviata dalla segreteria provinciale guidata da Enzo Munafò e Giuseppe Forte prosegue. “Invece la mobilità riservata al personale già comandato presso l’Asp rappresenta un vantaggio per l’azienda che in minor tempo e con un minor dispendio di denaro pubblico, ha la possibilità di assumere direttamente questo personale, evitando il concorso pubblico, per la copertura di posti resisi vacanti in dotazione organica e che anche attraverso un bando pubblico non troveranno alcuna possibilità di copertura”.

Una priorità assunzionale – conclude il sindacato – che è stata garantita nel resto della Sicilia non si comprende perché viene negata all’Asp”.

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