Assalto a sede Cgil di Roma, chiesti 8 anni per il leader palermitano di Forza Nuova Massimo Ursino

Il leader palermitano è imputato insieme ad altre sei persone per aver avuto un “ruolo attivo e primario” all’assalto alla sede del sindacato

Ursino

La Procura ha chiesto la condanna a otto anni di carcere per il leader palermitano di Forza Nuova Massimo Ursino. È uno dei sei indagati accusati di aver partecipato  al blitz alla sede della Cgil di Roma dello scorso ottobre, avvenuto nell’ambito di una manifestazione di protesta contro il Green Pass. Ursino si dice estraneo ai fatti, ma ad incastrarlo ci sarebbe un video.

Tra gli indagati anche Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, anche lui a processo. Entrambi hanno chiesto il rito abbreviato che consente uno sconto di pena. Tra gli indagati anche lo storico leader di Fn, Roberto Fiore che secondo l’accusa aveva il ruolo di capogruppo dei manifestanti.

La sentenza per i sei è prevista per il prossimo 7 giugno, mentre la prossima settimana (28 marzo) riprende il procedimento principale che vede imputate complessivamente otto persone.  In questo caso l’accusa contesta anche il reato di istigazione a delinquere.

Per i sei indagati la Procura ha chiesto condanne da 6 a 8 anni perché avrebbero avuto un “ruolo attivo e primario” nell’assalto alla sede della Cgil.

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