Le famiglie italiane con nuovi nati, nel 2025, potranno contare su un pacchetto di aiuti economici che potrà arrivare fino a 7mila euro. La somma è destinata soprattutto ai nuclei con redditi più bassi e alle famiglie con più figli, e rientra nelle misure per il contrasto al calo delle nascite in Italia. A tal proposito, si registrano infatti dati allarmati: l’ultima stima, confermata dall’Istat a metà dicembre, ci dice che nel 2024 il calo ha segnato il suo picco e tra gennaio e luglio sono nati 4.600 bambini in meno rispetto al 2023.
Come riassume il Sole24ORE, sono due le misure principali destinate alle famiglie. La prima è l’assegno unico universale, che per i bambini nati o adottati nel 2025 sarà potenziato nei primi 12 mesi di vita. Le mensilità da calcolare, in realtà, sono 15 perché il bonus viene riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza. Per le famiglie con un Isee sotto i 17.295 euro, l’importo mensile raggiungerà i 302,7 euro grazie a una maggiorazione del 50%, per un totale di 4.540 euro in 15 mensilità. Se il nuovo nato ha già due o più fratelli, l’assegno mensile salirà a 400,8 euro, portando il totale a 6.011 euro.
C’è poi il Bonus bebè, introdotto con la legge di Bilancio 2025, che sarà erogato dall’Inps per ogni bambino nato o adottato nel biennio 2025-2026 per le famiglie con Isee sotto i 40mila euro. Si tratta di un bonus una tantum di 1.000 euro. Facendo due calcoli, in totale, i nuclei con un figlio potranno ricevere fino a 5.540 euro, mentre quelli con almeno tre figli raggiungeranno la cifra di 7.011 euro.
Le famiglie potranno beneficiare anche di misure locali e aziendali. Molti Comuni, Regioni e imprese prevedono già contributi aggiuntivi per i neo-genitori, mentre il bonus nido sarà potenziato, raggiungendo un massimo di 3.600 euro per chi ha un Isee inferiore a 40mila euro. Si allargano anche i congedi parentali all’80%, per tre mesi invece degli attuali due. Chi ha figli e un Isee sotto i 15mila euro potrà altresì beneficiare della nuova “dote famiglia”: un contributo, ancora da stabilire, per le spese per lo sport o attività ricreative di ciascun figlio tra 6 e 14 anni.