Assessorato ai Beni Culturali: comparsa targa ironica contro l’Assessore Samonà

Attacco sarcastico nei confronti del nuovo assessore siciliano, attraverso una targa e un finto comunicato stampa

Sotto la targa dell’Assessorato ai Beni Culturali di Palermo è stata apposta una seconda targa, recante la seguente dicitura “Assessorato alla difesa della razza. Your happy fascists“. All’interno di essa, tra l’altro, è stato modificato anche il logo della Regione Sicilia, aggiungendo una quarta gamba al simbolo della Trinacria e rendendo il simbolo siciliano molto simile alla svastica di stampo nazista.

ATTACCO DIRETTO AL NEO-ASSESSORE AI BENI CULTURALI

L’azione, sicuramente effettuata durante la notte, indica un esplicito attacco al nuovo assessore ai Beni Culturali dell’isola, Alberto Samonà, criticato aspramente nei giorni scorsi per alcuni post Facebook presenti in merito a una poesia a quanto pare inneggiante le SS della Seconda Guerra Mondiale. All’apposizione del finto logo è seguito anche un altrettanto finto comunicato stampa che ironizza sulla nuova carica di Samonà e sul suo legame con il partito della Lega: “L’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, adeguandosi alle idee del governo regionale e dell’assessore Alberto Samonà stabilisce un’iniziativa innovativa: quella di assumere un nuovo nome che però strizza l’occhio al passato. Si propone nella nuova grafica una rivisitazione della Trinacria con l’aggiunta di una quarta gamba che richiama la svastica nazista. Sono fiero di questa nuova iniziativa di cui io stesso sono ideatore e portavoce“.

Questo le parole, vere, rilasciate alla stampa dall’Assessore Samonà: “Chi agisce nell’ombra, affiggendo cartelli fintamente goliardici, persegue un intento intimidatorio, sperando nella ribalta alimentata dall’effetto virale dei social. Derubricare simili gesti come “ragazzate” o come “scherzi” è un grave errore di lettura e le cui conseguenze potrebbero diventare imprevedibili: evidentemente, infatti, c’è qualcuno interessato a diffondere un clima d’odio, fomentato da chi non si rassegna ad accettare il confronto sui programmi e sulle proposte concrete”.

Sono in corso indagini delle forze dell’ordine per risalire agli autori di questo atto anonimo, anche grazie alle registrazioni delle telecamere poste in prossimità dell’assessorato.  

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