“Con i social parola a legioni di imbecilli”. Questa frase di Umberto Eco è una citazione tipica quando qualcuno la spara grossa. Ma se a scrivere un post che offende un’intera categoria è nientepopodimeno che l’Assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza, si resta interdetti.
UN ERRORE GRAVE
Ieri la revisione sui conti dei contagi da covid. È stato scoperto un errore grossolano, che ha portato alla luce una differenza macroscopica tra i numeri dei malati di covid riportati in questi mesi e quelli reali. Di ció siamo alla fine tutti contenti, perché abbiamo scoperto che la nostra regione sta ancora meglio rispetto a quel che ci diceva l’Asp, ma non si puó non sottolineare l’errore grave da attribuire a tutti i vertici sanitari dell’isola, cominciando dal primo rappresentante, ovvero proprio l’assessore Ruggero Razza.
CRITICHE INDIGESTE
Evidentemente al giovane assessore le critiche di alcuni giornali non sono piaciute, tanto da spingerlo a scrivere su Facebook un post, correlato da una foto di un gregge, in cui c’era scritto testualmente: “Nemici ra cuntintizza si avviano in redazione”. Un chiaro riferimento alla stampa successivamente modificato. Poi il tentativo di chiarimento: “Non ce l’avevo col Giornale di Sicilia, ho sentito il direttore, non è nel mio stile…”.
È lecito dunque chiedersi: con chi ce l’aveva l’Assessore Razza? Chi sarebbero questi fantomatici “giornalisti” nemici della contentezza sol perché non hanno sottaciuto un errore madornale e grave della sanità siciliana? Un’arrampicata sugli specchi che ha provocato all’assessore una rovinosa caduta. Di stile.