Assicurazione rc auto, sgamato il colosso delle polizze low cost | Gli spifferavano i tuoi punti sulla patente
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Patente (Pixabay) PalermoLive
Importante inchiesta che ha svelato un comportamento tutt’altro che legale da parte del colosso delle assicurazioni. Cosa è successo.
Le assicurazioni auto rappresentano un elemento fondamentale per la circolazione dei veicoli, garantendo la copertura dei danni causati a terzi in caso di incidente. Il loro funzionamento si basa su un contratto tra l’assicurato e la compagnia assicurativa, in cui l’assicurato paga un premio in cambio della copertura dei rischi.
Esistono diverse tipologie di assicurazioni auto, dalla Responsabilità Civile Auto, obbligatoria per legge, a polizze più complete che includono la copertura per furto, incendio, danni al veicolo e assistenza stradale. La scelta della polizza dipende dalle esigenze dell’assicurato e dal livello di protezione desiderato.
Il costo dell’assicurazione auto varia in base a numerosi parametri, tra cui l’età e l’esperienza del conducente, il tipo di veicolo, la classe di merito, la zona di residenza e le garanzie aggiuntive. Le compagnie assicurative utilizzano questi parametri per calcolare il rischio associato a ciascun assicurato e determinare il premio da pagare.
Il costo medio dell’assicurazione auto varia significativamente tra le regioni italiane. Le regioni con un alto tasso di incidenti e furti, come la Campania e la Calabria, tendono ad avere premi più elevati. Al contrario, le regioni con un basso tasso di sinistri, come il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, offrono premi più convenienti.
Le assicurazioni fanno storcere il naso
Le compagnie assicurative possono adottare comportamenti scorretti nei confronti degli assicurati, specialmente in relazione alle polizze RC auto. Alcune pratiche poco trasparenti includono l’aumento ingiustificato dei premi, la difficoltà nel riconoscimento dei sinistri e la scarsa chiarezza nelle clausole contrattuali.
In alcuni casi, le compagnie possono ritardare o rifiutare il pagamento dei danni, adducendo motivazioni pretestuose o interpretando le clausole in modo restrittivo. È importante che gli assicurati siano consapevoli dei propri diritti e, in caso di controversie, si rivolgano alle autorità competenti per tutelarsi.
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Ha spiato i punti della patente
Una compagnia assicurativa è stata sanzionata in Spagna con una multa di 300.000 euro per aver acceduto illegalmente ai dati della patente di guida di un potenziale cliente. Il Garante per la Privacy ha riscontrato l’uso improprio di dati personali online.
Un mediatore della compagnia ha ottenuto informazioni sui punti della patente del cliente senza il suo consenso, inserendo dati personali e un indirizzo email non autorizzato. La compagnia si è difesa sostenendo che il cliente aveva autorizzato la consultazione, ma il Garante ha ritenuto che non vi fosse consenso valido e ha sanzionato la compagnia per violazione della privacy e mancato controllo sul trattamento dei dati.