Alcuni giorni fa, la giudice del Tribunale di Lecce Simona Panzera ha archiviato il procedimento penale nei confronti di un 51enne accusato di aver toccato lo scorso giugno il fondoschiena di una commessa. L’uomo aveva poggiato in modo fulmineo il dorso della mano sulla zona intima di una ragazza intenta a sistemare della merce sullo scaffale. La conclusione che non era palpeggiamento è arrivata dopo avere considerato che il tocco aveva avuto la durata di una frazione di secondo, ed effettuato con il dorso della mano. Da qui l’archiviaizone del caso.
Insomma il Tribunale di Lecce ha deciso quindi che «Col dorso della mano non è violenza». Accogliendo in toto la richiesta di archiviazione avanzata dal difensore dell’uomo. L’accusa era violenza sessuale per aver toccato il fondoschiena della giovane commessa. I motivi della sentenza sono due: “non può essere considerata molestia perché il contatto è avvenuto con il dorso della mano e perché è durato molto poco, una frazione di secondo”. L
’episodio risaliva al 22 giugno 2022 quando l’accusato fu denunciato ai carabinieri dalla 25enne. E pertanto venne iscritto al registro degli indagati. I difensori della ragazza si erano giovati dei filmati delle telecamere di sicurezza del supermercato che avevano ripresero la scena incriminata. L’uomo, infatti, mentre percorreva la corsia dei prodotti da frigo aveva sfiorato velocemente il dorso della mano sul fondoschiena della commessa che stava sistemando della merce su uno scaffale. Il cliente era noto nel negozio e conosceva la commessa in questione, in quanto frequentatore abituale dell’esercizio.