Rimborsi non dovuti dal Comune di Palermo per finte assunzioni: condannato il consigliere Mimmo Russo

Insieme al consigliere di Fratelli d’Italia coinvolto anche l’ex collega Giovanni Geloso

rimborsi

Con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso, il Gup Nicola Aiello ha condannato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Mimmo Russo. Medesimo provvedimento assunto anche per l’ex collega Giovanni Geloso, in consiglio comunale dal 2012 al 2017. Le pene, di un anno e quattro mesi ciascuno, con sospensione condizionale, arrivano nell’ambito di un’indagine su finte assunzioni al fine di ottenere i rimborsi dal Comune.

Russo e Geloso, infatti, si sarebbero fatti assumere da diverse aziende, senza mai recarsi neanche un giorno sul posto di lavoro. I due avrebbero sfruttato la normativa che prevede a un dipendente privato di fare ottenere rimborsi all’azienda per cui lavora in caso di sua assenza dal posto di lavoro per svolgere una pubblica funzione.

In particolare è risultato che il consigliere di Fdi risultava assunto presso la “Fenalca interprovinciale Sicilia” e l’“Ampi interprovinciale di Palermo”. Condannata così anche l’amministratrice di entrambe le associazioni, Daniela Indelicato. Identica pena rispetto degli altri soggetti coinvolti nella truffa anche per Antonia Geloso, sorella di Giovanni, che avrebbe assunto il fratello alla “Set Sistemi elettrici tecnologici S.R.L” dal 2015.

Mimmo Russo, utilizzando questo stratagemma, avrebbe ricevuto rimborsi non dovuti pari a 136.000 euro. Il suo ex collega, Giovanni Geloso, invece avrebbe goduto di un beneficio di 60 mila euro. Il giudice, tramite questa sentenza, ha così accolto la tesi emersa dall’operazione “Fake refunds” dell’aprile 2019. Quasi tre anni fa, infatti, in seguito alle indagini della Guardia di finanza furono sequestrati 200.000 euro e denunciati i quattro imputati.