Nella giornata di ieri i rappresentanti delle sigle sindacali a supporto dei lavoratori regionali Asu (Attività Socialmente Utili) sono stati accolti dal dirigente generale del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana, dott. Calogero Franco Fazio. Al centro della discussione, in particolare, il tema dell’integrazione oraria e del piano di stabilizzazione. Argomenti centrali per gli oltre 4.000 precari della Regione Siciliana, ed in particolare per coloro che prestano impiego nel settore dei Beni Culturali.
“Tutte le OO.SS. presenti hanno posto la pregiudiziale – si legge nel comunicato delle segreterie regionali Asu – rispetto all’urgenza di ricevere immediate risposte. In breve, abbiamo sostenuto la necessità di provvedere, nell’immediato, ad esitare gli atti utili all’erogazione dell’integrazione oraria e salariale, fattibile ex D.lgs 468/97 in via amministrativa. Urgente e non più procrastinabile, inoltre, la predisposizione e redazione del “Piano di Stabilizzazione” ex L.R. n° 24/2000, da inoltrare al Governo Regionale. Abbiamo reclamato, con forza, che le superiori richieste formulate, dovranno trovare applicazione necessariamente entro il termine massimo della fine del mese corrente.
L’Amministrazione ha condiviso, in linea di massima, le proposte. E, pertanto, già nella giornata di domani 15 marzo 2022 – prosegue la nota – gli Uffici preposti del Dipartimento Regionale dei BB.CC. e dell’I.S. si metteranno in contatto con i funzionari del Dipartimento Regionale del Lavoro, al fine di quantizzare le necessarie risorse economiche esigibili.
Relativamente alla problematica afferente il processo di “stabilizzazione” – si conclude – la medesima Amministrazione si farà carico di consultare il Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica e l’Ufficio Legislativo e Legale della Regione Siciliana, al fine di verificarne la fattibilità, nel breve lasso temporale, in seno al Piano Triennale dei Fabbisogni; che, certamente, necessiterà di qualche debita modifica. Attendiamo, con moderato ottimismo, la prossima convocazione, in tempi celeri.”