I problemi per i lavoratori Asu (Attività Socialmente Utili) della Regione Siciliana sembrano non avere fine. Oltre alla continua lotta per trovare ascolto da una Regione “assente”, a loro dire, riguardo stabilizzazione e integrazione oraria, subentra anche una problematica relativa agli emolumenti del mese di marzo, appena terminato.
“Facendo seguito alla nostra nota, contenente la richiesta di immediata risoluzione delle numerose problematiche amministrative afferenti il personale – si legge nel comunicato delle segreterie regionali – aggravatesi durante i mesi del corrente anno, con enorme senso di costernazione e di sgomento apprendiamo, in giornata odierna, che il decreto per il pagamento delle spettanze economiche relative alle prestazioni di lavoro svolte dai soggetti de quibus durante il trascorso mese di marzo, ed emesso da codesto Dipartimento Regionale del Lavoro, è stato INOPINATAMENTE rispedito al mittente, dai competenti Uffici della Ragioneria Centrale, per non meglio specificati errori materiali contenuti nel decreto medesimo.
Certamente – prosegue la nota – giunti a questo punto, bisogna prendere definitivamente atto che la misura non è colma, ma si attesta ben oltre il limite di ogni possibile sopportazione . Slittano, pertanto, i tempi dei pagamenti relativi al mese di marzo 2022; e, probabilmente, visti i tempi della burocrazia, i lavoratori ASU saranno costretti a passare una Pasqua ANCORA PIU’ TRISTE DELLE PRECEDENTI! Queste OO.SS. lo ritengono inaccettabile ed inammissibile.
“La Regione Siciliana si è dimostrata ancora una volta inefficace”. Così hanno affermato le sigle sindacali Usb, Cobas, Ugl, Ugl Ale e Confintesa, annunciando un imminente segnale di protesta.
“Alla luce delle superiori considerazioni queste OO.SS. di categoria indicono per il giorno 7 aprile 2022, dalle ore 10:00 alle ore 14:00 un’assemblea sit-in dei lavoratori ASU, da tenersi presso gli spazi antistanti i locali del Dipartimento Regionale del Lavoro, siti in Palermo viale Praga n° 29. Si garantisce il rispetto delle civili norme comportamentali nonché delle limitazioni di cui ai dettami dei Decreti afferenti le disposizioni anti Covid-19.
Al sit-in – si specifica – sono invitati tutti i 4.300 lavoratori Asu, non solo quelli dei beni culturali. Ai partecipanti alla manifestazione, su richiesta degli stessi, potrà essere rilasciata la relativa attestazione, come previsto dall’art. 18 della Carta dei Diritti; nel limite delle 10 ore annuali previste per l’istituto denominato ”partecipazione ad assemblee” regolarmente indette dalle OO.SS. di categoria.”