Attacco hacker alla Siae, chiesto a molti artisti riscatto da 10mila euro

Gli inquirenti indagano per tentata estorsione e accesso abusivo a sistema informatico. Gli hacker, dopo l’attacco alla Siae, hanno pubblicano le carte d’identità di alcuni artisti, e minacciano di diffondere ulteriori informazioni

Il gruppo di hacker “Everest ransom team” ha attaccato nei giorni scorsi la Siae, ed ha rubato 60 gigabyte di dati, pari a 28mila file. Ed ha fatto sapere di essere pronto a metterli in vendita sul dark web se la società non pagherà un riscatto di 3 milioni di euro in criptovalute. «Non pagheremo», ha detto la Siae respingendo la richiesta, mentre la polizia postale è al lavoro per risalire agli autori del ‘data breach’.

RICHIESTA DI RISCATTO AGLI ARTISTI

Ma gli hacker che hanno rubato i dati degli iscritti alla Siae hanno già contattato alcuni artisti, chiedendo loro un riscatto da 10 mila euro in bitcoin. Infatti nelle scorse ore, sono arrivati alcuni sms con un testo in cui gli attaccanti malevoli si rivolgono direttamente ai personaggi di cui hanno ottenuto i dati personali e, evidentemente, anche i contatti: “Benvenuto nel dark web ─ è scritto ─. Abbiamo tutte le tue informazioni personali e bancarie. Se non vuoi che vengano rese pubbliche, paga 10mila euro in bitcoin a questo indirizzo”. Sembra che fra i destinatari dell’estorsione ci siano alcuni cantanti, tra cui Al Bano e Samuele Bersani. Al momento non è chiaro quante richieste siano state fatte, e gli inquirenti stanno svolgendo le dovute verifiche.