Attentato Isis a Kabul, Biden: “Ve la faremo pagare”

Il numero uno americano ha parlato dell’attentato all’aeroporto di Kabul

attentato

Il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha parlato dell’attentato all’aeroporto di Kabul che è costato la vita ad almeno a 90 persone, tra cui 13 marines. 158 i feriti. “Abbiamo un obbligo verso tutti voi, verso le famiglie di questi eroi. Sono morti difendendo i nostri valori e la nostra visione. Eroi impegnati in una missione pericolosa. La situazione è in continua evoluzione. Questi americani, che hanno dato la loro vita, sono eroi. Eroi che erano impegnati in una missione altruistica per salvare le vite di altri“.

Questo il messaggio di Biden all’Isis che ha rivendicato l’attentato all’aeroporto di Kabul: “Non dimenticheremo, non perdoneremo. Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare“. Infine Biden ha confermato che la data del 31 agosto rimane il termine ultimo per concludere il ritiro dall’Afghanistan. Gli Usa proveranno anche dopo a portare fuori dal Paese gli afghani che hanno aiutato gli Stati Uniti.

LA RIVENDICAZIONE DELL’ISIS-K

Ecco il testo diffuso da Amaq, l’organo di propaganda dell’Isis, che rivendica la strage all’aeroporto di Kabul.

“Decine di persone sono morte e rimaste ferite a seguito di un attacco di martirio nella capitale Kabul.

Fonti militari hanno riferito all’agenzia Amaq che un combattente dello Stato Islamico è riuscito oggi a fare breccia in tutti i cordoni di sicurezza imposti dalle forze americane e dalle milizie dei talebani attorno alla capitale Kabul, riuscendo a raggiungere un grande raggruppamento di traduttori e collaboratori dell’esercito americano, presso l’accampamento Baran, vicino all’aeroporto di Kabul, e qui, in mezzo a loro, ha fatto esplodere la sua cintura esplosiva, provocando 60 morti circa e oltre 100 feriti, compresi alcuni talebani.

Le stesse fonti hanno riferito che l’esecutore dell’attacco è riuscito a raggiungere una postazione che era non oltre 5 metri dalle forze americane, che stavano supervisionando la raccolta dei documenti di centinaia di traduttori e collaboratori, per evacuarli dal paese, confermando l’uccisone e il ferimento di oltre 20 soldati americani.

Si ricorda che da oltre una settimana, le forze americane, in collaborazione con le milizie dei talebani, stanno evacuando centinaia di dipendenti stranieri, traduttori e spie che avevano lavorato per l’esercito americano negli ultimi anni”.

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