L’attentatore di Nizza è stato 15 giorni ad Alcamo, ed è partito all’improvviso

Perquisizioni della Digos nella cittadina trapanese. Interrogato l’amico che l’ha ospitato

La Digos di Palermo e Trapani è arrivata ad Alcamo nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17. Gli investigatori cercavano un giovane tunisino di 30 anni, segnalato ieri stesso dai servizi segreti quando avevano scoperto il passaggio dell’attentatore di Nizza, Brahim Aoussaoui, nel paese della  provincia di Trapani. Come scrive La Repubblica, è scattata subito una perquisizione in un locale della centralissima via Mazzini, dove si vende kebab È qui che lavora l’amico del giovane killer di Nizza.

AL VAGLIO LA POSIZIONE DELL’AMICO DI BRAHIM

La posizione dell’amico di Brahim  Aoussaoui è al vaglio degli inquirenti. Non ha documenti, e sembra che sia destinatario di un foglio di via.«Stiamo facendo tutti gli accertamenti necessari – ha confermato a La Repubblica il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi -. È un’attività complessa per provare a ricostruire quali tipi di rapporti ci siano stati fra l’attentatore di Nizza e la persona ascoltata dalla polizia». Fa le ipotesi del pool antiterrorismo coordinato dal procuratore aggiunto Marzia Sabella c’è anche quella che Brahim sia stato aiutato da una delle organizzazioni che gestiscono i trasferimenti dei migranti in nord Europa. «Ma i nomi dell’attentatore e quello del suo amico sono del tutto sconosciuti ai nostri archivi», ha  spiegato il procuratore Lo Voi.

COSA DICE L’AMICO DI BRAHIM

L’amico di Brahim, interrogato dalla polizia, ha detto che il suo amico tunisino sarebbe andato qualche volta nel centro di Alcamo, ed ha anche aggiunto che sembrava una persona tranquilla, che non ha mai destato sospetti. Ma ci si chiede cosa abbia fatto ad Alcamo l’attentatore, che è partito all’improvviso, probabilmente in treno. È stato chiamato da qualcuno per compiere l’attentato?