Attento! Ti sta fregando, l’amministratore di condominio ti sta derubando con le spese del riscaldamento | Lo capisci solo così
Il riscaldamento centralizzato nei condomini è un’incognita, difficile controllare il consumo e le spese
Ti è arrivata la spesa del riscaldamento condominiale e ti sembra troppo alta? Bisogna fare attenzione che il condominio non addebiti somme non dovute da pagare. Il tranello è dietro l’angolo. I condomini con riscaldamento centralizzato hanno l’obbligo di installare dispositivi di contabilizzazione del calore, le così dette valvole termostatiche e ripartitori. Questo sistema consente di suddividere i costi in base al consumo reale di ogni unità abitativa, incentivando comportamenti più efficienti.
In presenza dei contabilizzatori di calore, il 70-80% dei costi totali è ripartito in base ai consumi individuali rilevati dai dispositivi di contabilizzazione. Il restante 20-30% è ripartito in base ai millesimi di proprietà, per coprire le spese fisse. In assenza di contabilizzatori, ad esempio, in edifici che non possono adeguarsi per ragioni tecniche, le spese vengono ripartite interamente in base ai millesimi di proprietà, salvo accordi diversi tra i condomini.
Il regolamento condominiale può prevedere criteri specifici per la suddivisione delle spese, purché approvati dall’assemblea. Eventuali modifiche devono essere deliberate con il consenso della maggioranza dei condomini, che rappresenti almeno i due terzi del valore millesimale del condominio. Nel caso in cui si voglia provvedere a installare il riscaldamento autonomo, si può operare il distacco dall’impianto centralizzato possibile solo se non causa squilibri o aggravi di costi per gli altri condomini. Chi si distacca continua a pagare la quota delle spese fisse.
Il riscaldamento centralizzato è una delle voci più significative nelle spese condominiali, e non è raro che i condomini sospettino errori o addirittura irregolarità nella gestione delle spese da parte dell’amministratore. Bisogna fare e attenzione al conteggio della quota spettante.
Come verificare la correttezza delle spese di riscaldamento
Per cominciare, è fondamentale richiedere sia il preventivo delle spese, fornito dall’amministratore, sia il consuntivo, che riporta gli importi effettivamente sostenuti. Questo confronto permette di verificare se i costi dichiarati corrispondono ai consumi reali. È buona norma esaminare con attenzione la tabella delle spese, che dettaglia come sono ripartiti i costi tra i condomini, in particolare la quota fissa e quella variabile legata ai consumi personali.
Se, nonostante il controllo dei documenti, restano dubbi sulla trasparenza della gestione, è possibile richiedere l’intervento di un Revisore Condominiale, un professionista esperto che può analizzare nel dettaglio le spese e individuare eventuali anomalie. Ogni condomino ha il diritto di accedere ai documenti relativi alla gestione del condominio, compresi i contratti con i fornitori, per assicurarsi che non vi siano sovrapprezzi o errori. Inoltre, qualora i costi risultassero anomali, si può anche richiedere una verifica tecnica dell’impianto per accertarne l’efficienza e controllare che non vi siano dispersioni di calore eccessive o malfunzionamenti che possano aumentare i costi.
Il peso delle quote fisse e dei consumi effettivi
Un aspetto critico nella ripartizione delle spese è legato alla quota fissa, che rappresenta una percentuale consistente del totale (dal 50% al 70%). Questa copre i costi delle dispersioni termiche dell’impianto centrale, che gravano anche sui condomini che utilizzano poco o per nulla il riscaldamento. Ad esempio, un appartamento disabitato o utilizzato solo per poche ore al giorno paga comunque questa quota.
Per ridurre al minimo i costi inutili, è utile monitorare i consumi effettivi tramite i contabilizzatori di calore, che permettono di verificare se la parte variabile della spesa, attribuita ai prelievi personali, corrisponde a quanto effettivamente consumato. Per evitare fraintendimenti o cattiva gestione, è importante che i condomini partecipino attivamente alle assemblee e richiedano una rendicontazione chiara da parte dell’amministratore. Importante inoltre valutare periodicamente lo stato dell’impianto centralizzato con tecnici qualificati può contribuire a ridurre gli sprechi e ottimizzare l’efficienza energetica, con vantaggi sia economici sia ambientali per l’intero condominio.