La novità dell’Agenzia delle Entrate: arriva l’anonimometro per recuperare le tasse evase

L’anoninometro, incrociando di miliardi di dati, individua movimenti di denaro sospetti o discrepanze nel patrimonio dei contribuenti

L’Agenzia delle Entrate ha intenzione di recuperare una somma importante dell’evasione fiscale con un nuovo strumento: l’Anonimometro”. Una novità che ha un valore che va ben oltre al semplice recupero delle tasse e delle imposte evase: rappresenta a tutti gli effetti un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione dei dati e delle informazioni. È, infatti, in grado di rispettare l’anonimato dei contribuenti e di riuscire, comunque, a gestire ed utilizzare in maniera massiva le informazioni in suo possesso.

Costituisce una vera e propria rivoluzione nella lotta all’evasione fiscale. In un certo senso costituisce una svolta epocale, che permette all’Agenzia delle Entrate di gestire in maniera efficiente ed efficace i dati in suo possesso, perchè permetterà di sfruttare al massimo le potenzialità che derivano dall’incrocio di miliardi di dati, ma rispettando, allo stesso tempo, tutte le norme e le regole sulla privacy.

Con l’Anonimometro controlli su conti correnti e non solo

L'”Anonimometro’ consente di identificare situazioni in cui il patrimonio dei contribuenti è aumentato notevolmente senza una corrispondente giustificazione o dichiarazione fiscale adeguata. Tale discrepanza potrebbe indicare un potenziale caso di evasione fiscale o di mancata dichiarazione dei redditi derivanti da determinate attività finanziarie.

L’analisi incrociata dei dati finanziari può essere utilizzata anche per verificare la coerenza tra le informazioni dichiarate e i movimenti sui conti correnti. Ad esempio, l’Anonimometro’ può controllare se i versamenti e i prelievi effettuati dai contribuenti corrispondono alle entrate e alle spese dichiarate.

Inoltre, l’analisi incrociata dei dati finanziari può essere utilizzata per individuare movimenti di denaro sospetti o atipici. Ad esempio, questo strumento può rilevare transazioni finanziarie di grandi importi o movimenti di denaro verso o da paesi o territori considerati a rischio di elusione fiscale.

Questo tipo di controllo consente di identificare eventuali flussi finanziari non dichiarati o potenziali operazioni di riciclaggio di denaro, fornendo all’Agenzia delle Entrate informazioni utili per l’approfondimento delle verifiche.

È importante sottolineare che l’analisi incrociata dei dati finanziari non si limita esclusivamente ai conti correnti, ma coinvolge anche altre fonti di informazioni finanziarie, come ad esempio le dichiarazioni dei redditi, le informazioni sulle transazioni immobiliari e altri dati rilevanti per l’attività di controllo fiscale.

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