Attraversamento Perpignano, lo sfogo dello zio. Figuccia: «Chiediamo messa in sicurezza»

Vincenzo Figuccia e lo zio di Agostino chiedono che l’amministrazione comunale trovi una soluzione alternativa per il passaggio dei pedoni

Via Perpignano e l’attraversamento dell’asse viario di viale Regione Siciliana. Ne abbiamo parlato oggi nel corso della diretta Facebook di Palermo Live svolta proprio nei pressi in cui ha perso la vita il ragazzo di 17 anni, Agostino Cardovino. Vi abbiamo raccontato nuovamente delle numerose difficoltà e pericolosità di questo tratto di strada per i pedoni.

L’onorevole Vincenzo Figuccia, presente al nostro live, ha più volte sottolineato di voler dare una mano alla comunità: “Sono seriamente scosso perché ho appena parlato con il fratello di Agostino, più grande di 7 anni. Qui c’è una comunità che si è stretta attorno al dolore della famiglia. L’attraversamento è fortemente utilizzato dalla zona, qui dovevano nascere 7 sovrappassi ma ne hanno realizzati soltanto 3. Io non voglio fare polemica perché non è questo il momento adatto però voglio pregare l’amministrazione comunale di intervenire. Un ragazzo ha perso la vita, la sua famiglia oggi lo piange”.

Insieme con l’onorevole abbiamo documentato tutti i rischi a cui si va in contro per attraversare questo tratto di strada. Un’avventura che è durata più di 10 minuti, dopo aver compiuto una gincana tra le macchine e aver rischiato di essere investiti dal tram. “Chiediamo la messa in sicurezza di questo tratto – ha detto Figuccia – . Prima di tutto vorremmo vedere le strisce pedonali. La città è partita con una petizione di 800 firme ma vi garantisco che l’amministrazione non potrà dormire sogni tranquilli. Siamo pronti a fare una rivolta pacifica, non possiamo aspettare che accadano fatti come questi. Oggi noi palermitani siamo tutti Agostino“.

Ad essere intervistato è stato anche lo zio della vittima, Paolo, che sull’intervento delle istituzioni ha dichiarato: “Io vorrei che tutta questa situazione cambiasse subito per evitare altri morti. L’amministrazione dovrebbe prendere un provvedimento per questa strada maledetta perché hanno perso la vita 12 persone prima di mio nipote. Come cittadino di Palermo chiedo alle istituzioni che intervengano in maniera immediata, bisogna mettersi subito a lavoro, già hanno perso troppo tempo.

Sono passati solo 4 giorni dalla scomparsa di Agostino e per me – dichiara lo zio Paolo -, così come per mio fratello, mia cognata e i miei cugini, è un dolore immenso, siamo distrutti. Stiamo cercando di aiutarci a vicenda ma non è facile superare un lutto del genere. Agostino era un ragazzo con un grande cuore, aveva una vita intera davanti da trascorrere che è stata spezzata da questa strada maledetta. Mi auguro che tutto questo possa servire a qualcosa. Mio nipote sicuramente non ritornerà più in vita ma almeno spero  – conclude – che la sua morte sia servita a fare in modo che non vi siano altre vittime in futuro“.


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