Aumenti stipendi deputati regionali, dietrofront dell’Ars
Il presidente Galvagno studia una soluzione
Pronto il dietrofront dell’Ars sull’aumento degli stipendi per i deputati regionali. Il presidente dell’assemblea regionale Gaetano Galvagno, infatti, ha delegato gli uffici di studiare una soluzione “giuridicamente valida” per bloccare l’aumento di circa 900 euro approvato qualche giorno fa all’unanimità.
L’obiettivo è abrogare un vecchio articolo della legge del 2014 che prevedeva una diminuzione dell’indennità dei deputati e al tempo stesso ha portato all’aumento automatico di anno in anno in base all’indice Istat che misura la crescita dell’inflazione. Quest’ultima, cresciuta in maniera esponenziale, ha provocato l’aumento in busta paga di 900 euro. che per le casse pubbliche si traduce in un costo di 750 mila euro.
La soluzione per Galvagno potrebbe essere un emendamento alla Finanziaria o un disegno di legge autonomo. Decisiva per il passo indietro dell’Ars l’opinione dei vertici nazionali di Fratelli d’Italia, partito di Galvagno, che non hanno gradito il rumore mediatico avuto da questo aumento. Il numero uno dell’assemblea regionale ha assicurato che questo aumento verrà eliminato.