Aumento bolletta, aggiunta la nuova tassa: blocca tutto o perdi i soldi per sempre
Molti cittadini speravano di risparmiare dei soldi nelle prossime bollette di luce e gas. Invece è previsto un aumento di ben novanta euro
Sarà pure vero che la speranza è l’ultima a morire, ma per ciò che riguarda l’auspicio di milioni di cittadini di riuscire prima o poi a risparmiare qualcosa sulle bollette di luce e gas, siamo ormai ridotti a una pia illusione.
La manovra finanziaria appena approvata dal Governo sta per essere passata al setaccio dal Parlamento. Saranno infatti Camera e Senato a vagliare eventuali modifiche delle misure assunte dall’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni.
Una delle poche certezze a tal proposito riguarda purtroppo la consistenza delle prossime bollette, che in sostanza invece di diminuire sono destinate a crescere. Così come la pressione fiscale, ben lungi dal diminuire. Insomma, giungono pessime notizie per tutti i contribuenti.
Secondo le aspettative e i programmi del Governo la nuova legge di Bilancio dovrebbe trovare la definitiva approvazione del Parlamento entro la fine del 2024, comunque prima delle prossime festività natalizie e di fine anno.
Controllo della bolletta, la prossima sarà un salasso: il motivo scatena la rabbia dei contribuenti
Un Natale senza regali graditi per milioni di cittadini che speravano quanto meno di usufruire del taglio di una delle tasse più sgradite e fastidiose in assoluto. Parliamo del famigerato canone RAI che secondo un buon numero di indiscrezioni circolate nelle scorse settimane era destinato a diminuire.
Niente di tutto questo, purtroppo. Anzi, per il 2025 i contribuenti saranno chiamati a versare nuovamente 90 euro e non 70 come invece accaduto quest’anno. Un’altra delusione per milioni di cittadini, che non hanno accolto questa notizia con particolare entusiasmo.
Controllo della bolletta, la decisione del Governo non piace a nessuno: cosa può succedere
Nel testo della manovra che il Governo ha licenziato e inviato alle Camere il taglio da 90 a 70 euro del canone RAI non è presente. C’è una flebile speranza che possa trovare un suo inserimento nel corso dell’iter parlamentare. Ricordiamo che nella manovra precedente il canone era stato ridotto a 70 euro solo per il 2024.
I mancati introiti nel corso di quest’anno sono stati compensati grazie a un contributo statale di 430 milioni in tre rate di pari importo a gennaio, marzo e giugno. È dunque probabile che questa sia la ragione che ha spinto l’esecutivo a tornare ai fatidici 90 euro: lo Stato non è più nelle condizioni di offrire contributi.