Aumento commissioni POS, da questa data comprare diventa un salasso per tutti: ecco quanto ci spillano a ogni pagamento

Aumento commissioni POS - fonte pexels - palermolive.it

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Dal 2025 pagare con POS costerà di più, le novità che andranno ad incidere nelle tasche delle famiglie

A partire dal 1° luglio 2025, Bancomat introdurrà un aggiornamento delle tariffe e una revisione del proprio modello operativo. La società, che gestisce i circuiti di prelievo e pagamento più utilizzati in Italia, ha comunicato i dettagli delle nuove commissioni agli aderenti, segnando il primo cambiamento del prezzario dopo oltre due anni di stabilità.

Questa mossa mira a rispondere alle esigenze del mercato e a rafforzare la competitività del circuito. La revisione delle tariffe ha suscitato preoccupazioni tra gli operatori della filiera dei pagamenti, in particolare per il possibile aumento dei costi. Tuttavia, Bancomat si propone di mantenere le proprie commissioni inferiori rispetto a quelle applicate dai circuiti internazionali come Visa e Mastercard, garantendo agli esercenti e agli utenti finali una soluzione più conveniente per le transazioni digitali.

Non è ancora chiaro come le modifiche influenzeranno l’intero ecosistema dei pagamenti.Il nuovo listino tariffe Bancomat introdurrà alcune modifiche significative, come per esempio una differenziazione delle commissioni basata sul valore del bene acquistato. In particolare, le commissioni saranno più basse per beni di valore ridotto, come un caffè, e più alte per acquisti di beni di lusso, come una borsa di una casa di moda prestigiosa.

Tale approccio è finalizzato a rendere il sistema più flessibile e adatto alle esigenze del mercato. Un altro elemento di novità è poi l’inclusione di servizi moderni e innovativi. Tra questi, figurano gli accordi già stipulati con Apple Pay e Amazon, oltre a ulteriori servizi che verranno introdotti nei prossimi mesi per allineare l’offerta di Bancomat a quella dei principali competitor internazionali.

Nuove commissioni Bancomat: cosa cambia dal 2025

Il nuovo listino prezzi del circuito Bancomat entrerà in vigore a luglio e introduce un modello di commissioni proporzionali al valore dell’acquisto. Gli importi delle transazioni di maggiore entità, come gioielli o beni di lusso, saranno soggetti a commissioni più elevate, mentre i piccoli acquisti, avranno un impatto minore. Questo aggiornamento segue l’ingresso del fondo FSI, ora principale azionista con una quota del 44%, e rappresenta un cambio significativo nel modello industriale della società.

Attualmente, le commissioni Bancomat rappresentano lo 0,2-0,3% per gli esercenti, con un costo totale che raggiunge mediamente lo 0,7%. Con il nuovo modello, banche e intermediari potrebbero vedere un incremento nei costi per l’uso del circuito, con la possibilità di trasferire queste spese agli esercenti. Questo scenario potrebbe generare malumori, soprattutto tra i commercianti già restii all’adozione dei pagamenti digitali, e solleva interrogativi sulla possibile ricaduta di questi aumenti sui consumatori. Non è ancora chiaro se i rincari saranno assorbiti dalla filiera o scaricati lungo la catena di distribuzione.

Aumento commissioni POS - fonte pexels - palermolive.it
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Bancomat: un circuito in crescita

Nel 2023, Bancomat ha gestito oltre 390 milioni di pagamenti e 66 milioni di prelievi, registrando un fatturato di 52,5 milioni di euro, in crescita dell’8,3% rispetto al 2022. Con 29,1 milioni di carte attive, il circuito rappresenta un elemento cruciale nel panorama dei pagamenti in Italia. Questo nuovo modello tariffario si inserisce in un contesto di continua espansione, ma pone sfide per l’armonizzazione dei costi tra i vari attori coinvolti.

L’introduzione delle nuove tariffe solleva domande sull’impatto a lungo termine per commercianti e consumatori. Se i costi venissero assorbiti dagli esercenti, si potrebbero alimentare ulteriori resistenze ai pagamenti digitali, rallentando la transizione verso un’economia più cashless. Al contrario, un approccio che ridistribuisca equamente i costi potrebbe garantire un equilibrio tra sostenibilità economica e accessibilità del servizio, rafforzando la fiducia nel circuito Bancomat.