L’autismo è un fenomeno in crescita in Italia. Secondo gli ultimi dati del 2024, 1 bambino su 77, di età compresa tra i 7 e i 9 anni, presenta un disturbo dello spettro autistico: un deficit del neuro-sviluppo della comunicazione e interazione sociale. I pazienti di sesso maschile autistici risultano essere 4,4 volte in più rispetto a quelli di sesso femmine. Un’alta percentuale presenta deficit d’attenzione e iperattività. Obiettivo è cercare di promuovere sempre di più la comprensione e l’inclusione, ponendo l’attenzione sui diritti delle persone con autismo.
Anche in Sicilia il dato di persone con spettro autistico è in aumento. Nel 2024 la Regione ha destinato oltre otto milioni di euro per progetti che riguardano interventi sanitari, ma anche attività di integrazione sociale pensate con un nuovo approccio che assecondi le potenzialità di ogni soggetto autistico, con progetti da svolgere in ambiente esterno, quali sport, musica, arte e teatro. L’obiettivo è migliorare lo stile di vita, attraverso l’acquisizione di autonomia personale, lo sviluppo di competenze sociali ed emotive, il miglioramento del benessere fisico e psicologico e lo sviluppo delle abilità motorie.
Nella giornata di mercoledì a Prizzi (Palermo) è stato inaugurato un murale di Igor Scalisi Palminteri dal titolo “Così come sei”, un messaggio potente che invita tutti a guardare oltre le difficoltà, ad accogliere e amare le persone con autismo per ciò che sono, senza pregiudizi, ma celebrandone la bellezza e l’unicità. L’opera rappresenta una bambina che tende le mani verso un’altra, il cui volto è coperto dalle sue stesse mani, in un gesto di chiusura, protezione, forse malessere. “Ma tendere la mano è un gesto universale: in essa c’è tutta la salvezza possibile – spiega l’autore -, la solidarietà tra esseri umani, che diventa un aiuto vero nei momenti di difficoltà, qualcosa che ancora ci lega, persona con persona, oltre le differenze, e che ci restituisce il concetto di umanità in un mondo che oggi ha bisogno di segnali come questo“.
Da poche settimane su Facebook è stato creato da un papà, Davide di Palermo, di un bambino autistico un gruppo per dare voce a chi non ne ha, ovvero a tutte quelle famiglie che lottano contro ogni ingiustizia e ogni burocrazia, per chi ogni giorno, come lui, lotta con lo spettro autistico. “Questo papà ha avuto un idea geniale che solo chi vive la realtà questo disagio può capire – spiega Emilio Gioeli, un altro genitore di un bambino autistico -. Ci possiamo confrontare, aiutare a vicenda e chiedere consigli. Purtroppo la disabilità è sempre penalizzata, dimenticata e passata sempre in secondo se non addirittura in terzo piano. Io assieme a tutte le famiglie che facciamo parte di questo gruppo diciamo ‘Grazie Davide’ che ha saputo creare una bella grande famiglia”. (QUI IL LINK PER ISCRIVERSI AL GRUPPO)
Da Trapani la testimonianza di una mamma, Giusy Morales, di un ragazzo, Salvo, che frequenta il secondo anno dell’ Istituto Alberghiero I. & V. Florio. La donna ha scritto a Palermo Live portando un bel esempio di inclusione scolastica: “Finalmente vedo l’integrazione, la vera integrazione! La dirigente scolastica e la sua squadra ( perché si gioca di squadra) accolgono questi ragazzi come loro figli e si percepisce perché investono sulla struttura: ci sono diverse cucine , palestra, campo sportivo e altro. Salvo si trova molto bene”.
Poi sull’esperienza personale la mamma di Salvo scrive: “Voglio ringraziare di vero cuore tutti coloro che percorrono il tragitto insieme a mio figlio. Per molti anni mi sono state create delle frustrazioni, soprattutto quando nei diversi incontri mi facevano sentire una non buona madre ed uscivo da quegli incontri con un magone allo stomaco e tanta voglia di piangere. Una mattina mi sono svegliata, guardata allo specchio e mi sono detta ‘Ora basta, è mio figlio e devo farcela! Crescerlo, e così feci’. Dico sempre che è stato mio figlio a far crescere me – sottolinea la madre -, grazie a lui ho conosciuto un’altra realtà.. Un nuovo punto di vista della vita dove siamo tutti uguali.
“Voglio dare speranza a tutte quelle mamme che si sentono sole e abbandonate. Non mollate mai e credete in voi stesse. Io ci sono sono con voi anche per uno sfogo. Un grazie va anche alla cooperativa che da 10 anni segue Salvo. Lui è la mia più grande soddisfazione ,in assoluto! C’è ancora tanta strada da fare, ma noi nn ci arrendiamo”, conclude Giusy.