A Castello erano riconducibili attività commerciali esercitate in stretta commistione di interessi con Cosa nostra e beni immobili acquistati con i ricavi derivanti dalle sue imprese.
È diventata definitiva la confisca del patrimonio di Rosario Castello, l’imprenditore palermitano di 72 anni, ex titolare della Zeus Car. Il re delle concessionarie di Palermo è stato già condannato nel 2014 con sentenza passata in giudicato per concorso esterno in associazione di stampo mafioso.
Castello è ritenuto un soggetto “a disposizione” di Cosa Nostra. L’imprenditore avrebbe infatti procurato auto “pulite” utilizzate dai latitanti del mandamento palermitano di Brancaccio e Corso dei Mille per le riunioni tra uomini d’onore. Per le auto di lusso a noleggio, avrebbe investito denaro proveniente dal boss Antonino Spadaro.
Il decreto di confisca è stato emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA. Il valore complessivo dei beni finiti nelle mani dello Stato ammonta a oltre 26 milioni di euro.
Confiscate, complessivamente, 3 società e relativo capitale sociale; 4 fabbricati commerciali; 2 ville di pregio; 15 rapporti bancari e finanziari. Confiscati la Castello Immobiliare con sede in via Terrasanta, a Palermo.