Auto rubate con “cavallo di ritorno” a Palermo, i NOMI degli arrestati
Sgominata una banda di auto rubate e alle estorsioni con l’espediente del “Cavallo di ritorno” a Palermo nel quartiere Sperone. In totale sono 20 gli arrestati: 7 in carcere, 5 ai domiciliari, 3 con l’obbligo di dimora, 1 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e 4 destinatari dell’informazione di Garanzia.
In carcere sono finiti: Roberto Presti, 28 anni; Mauro Macaluso e Francesco Mandalà di 21 anni; Maurizio Sammarco, 21 anni; Marcello Sirchia, 48 anni; Salvatore D’Arpa e Mirko Lo Iacono di 27 anni. Ai domiciliari invece Giuseppe Bambina, 62 anni; Roberto Piazza, 20 anni; Emanuele Macaluso, 43 anni; Dario Algeri, 29 anni; Luigi Costa, 59 anni. Obbligo di dimora per M.S.L.R. cl 2004, per n.2 estorsioni, G.D.F. cl 2004, per n.1 estorsione, n.2 furti e A.C. cl 2000, per n.1 estorsione.
Dipendente della motorizzazione complice
Il gruppo che aveva la propria base operativa allo Sperone operava nella zona di Brancaccio-Forum. Dopo aver rubato le auto, alteravano i dati dei telai mediante nuove punzonature effettuate illecitamente, riportandovi quelli di auto incidentate, quasi tutte inutilizzabili, acquistate per questi scopi.
In seguito, con la complicità di un infedele impiegato della Motorizzazione, montavano sulle auto rubate le targhe delle auto incidentate, sono riusciti a “commercializzarle” dopo inesistenti collaudi cambiando, fraudolentemente, la destinazione d’uso da “autocarro” ad “autovettura”.
Il dipendente della motorizzazione, L.C. cl 1964, è stato arrestato per analoghi fatti il 28.2.2023 dal locale Compartimento della Polizia Stradale.
Le estorsioni
Accertato anche di come il gruppo si sia reso responsabile di varie estorsioni consumate in danno di proprietari di auto rubate, restituite dopo essere riusciti a riscuotere le somme di denaro estorte adottando la tecnica criminale denominata del “cavallo di ritorno”.
I casi riscontrati
- 22 casi di riciclaggio di veicoli delle seguenti marche e modelli: n.13 Fiat Panda; n.2 Fiat 500; n.1 Fiat Punto; n.2 Smart; n.1 Peugeot 107; n.1 microcar Ligier, n.2 autocarri Iveco;
- 3 di ricettazione presso depositi individuati durante le indagini (con sequestri di numerosi organi motore e organi cambio rubati);
- 14 estorsioni, per la restituzione di auto rubate, commesse con la tecnica del cavallo di ritorno riguardanti le seguenti autovetture: n.8 Fiat 500; n.6 Lancia Y;
- 8 furti di autovetture, di cui n.4 Fiat 500; n.2 Fiat Panda; n.1 Lancia Y e n.1 Jeep Renegade.
Oltre alle auto sequestrate nel corso delle indagini si è anche proceduto ad effettuare delle perquisizioni con sequestri presso dei siti individuati durante le investigazioni, dove i componenti dell’associazione hanno condotto i mezzi rubati e le autovetture incidentate, uno individuato nel quartiere Sperone e due a Partinico.
Le indagini sono partite a Giugno del 2022, dopo il furto di una FIAT Panda poi “rinvenuta” dal proprietario qualche giorno dopo. In quella circostanza sono intervenuti la Volante del Commissariato di P.S. “Brancaccio” e il personale della Polizia Scientifica, che repertava una impronta utile appartenente al pregiudicato M.M. cl 2002.
“Oh amunì… l’orario è buono”
La notte del 22.12.2022 M.S. cl 2002, unitamente a S.D.A. cl 1994 e A.C. cl 2000 si rendeva responsabile del furto di una Fiat 500. Due giorni dopo, dopo una veloce trattativa e consegna della somma di denaro di 500€, che vedeva coinvolti M.S. cl 2002, S.D.A. cl 1994 e M.M. CL 2002, l’autovettura veniva portata in via Oreto e poi rinvenuta “casualmente” dal padre della proprietaria.
Nel primo caso, la notte del 22.12.2022 M.S. cl 2002 telefonava a S.D.A. cl 1994 e gli diceva “Oh, omissis…amuni che è tardi! Facciamo questo discorso!”, l’altro rispondeva “ No, aspettiamo a omissis….” e allora il primo aggiungeva “Si, lo sto prendendo ora. Si, l’ho capito…ma…per me l’orario buono è ora. Il tempo che arrivi là si fanno mezzanotte e la già dormono pure…pure i conigli dormono.” Naturalmente il furto dell’auto veniva effettuato e così nelle ore successive avvenivano tutta una serie di discorsi per addivenire alla restituzione del mezzo, previo pagamento della somma di denaro da estorcere.
“Io sto andando a prendere i soldi”
Alle ore 18.00 del 24.12.2022 M.S., dopo avere concordato il tutto con M.M. e, soprattutto con i proprietari dell’auto, diceva a S.D.A. “…sto lasciando questa e vado a prendere subito quella. E gliela butto lì” e allora il secondo replicava dicendogli “E io sto andando a prendere sti soldi…sto andando a prendere”.
“Dentro il Forum non si tocca niente”
In relazione a tre estorsioni commesse a seguito di altrettanti furti di autovetture è emerso l’interessamento di due noti mafiosi, uno della famiglia di Brancaccio e uno della famiglia di Villabate, mentre in relazione al furto di un’autovettura di proprietà della moglie di un detenuto mafioso è emerso come i componenti del gruppo criminale si siano alacremente impegnati per recuperare il veicolo.
Per quanto concerne il riferito interessamento al mafioso di Brancaccio, relativo alla restituzione di un’autovettura rubata presso il Centro Commerciale Forum si ascoltava che l’indagato M.M. cl 2002, riferiva ad un complice che “Dentro il Forum non vogliono che tocchino niente!”.
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