Auto sospensione Giusto Catania, Gelarda (Lega): «Speriamo in dimissioni»

Arriva puntuale il commento del capogruppo della Lega a Palermo a seguito della decisione di Giusto Catania di autosospendersi dalla Giunta comunale fino al 9 gennaio

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Igor Gelarda

A poche ore dall’annuncio di “autosospensione” dalla Giunta da parte di Giusto Catania, giungono i primi commenti appaganti da parte dell’opposizione comunale. Tra questi c’è quello del capogruppo della Lega a Palermo, Igor Gelarda.

«Il 2021 non poteva iniziare meglio di così per i palermitani: l’autosospensione dell’assessore meno amato da commercianti e cittadini ci fa tornare a sperare; ancor di più se la sospensione si trasformerà in dimissioni».

La decisione presa dall’assessore all’urbanistica e mobilità scaturisce dall’esito della votazione del Consiglio comunale sul documento finanziario, che ha di fatto dirottato i fondi destinati ai tram a cimiteri, scuole e manutenzione strade.

«Giusto Catania, che di fatto è stato sfiduciato due giorni fa dal Consiglio comunale, compresi tutti i partiti che sostengono la Giunta, tranne il suo, dovrebbe solo ringraziare i consiglieri comunali che hanno messo una pezza al bilancio proposto dalla Giunta. E’ stato infatti il Consiglio ad obbligare Orlando a destinare soldi e risorse per le strade, per le scuole e per il cimitero piuttosto che solo al tram».

Gelarda, tuttavia, precisa la posizione della Lega sul tram a Palermo ovvero che il partito non ostacola questa infrastruttura. Semmai è la modalità di attuazione del progetto che non convince molto gli esponenti leghisti.

«Sia chiaro: la Lega non è contro il tram per partito preso, anche se così come è stato pensato non ci convince molto. Quello che è certo è che il tram non è l’unica priorità di Palermo e non è neanche la principale. La città è piena di emergenze che stanno rendendo impossibile la vita ai palermitani. Giusto Catania si faccia un giro per la città, senza dimenticare di farsi accompagnare dai compagni di Sinistra comune, e forse si renderà conto del fatto di aver perso il contatto con la realtà».