Avvocatessa uccisa dall’ex davanti a un ristorante, i proprietari: “Abbiamo fatto il possibile”

Il post su Instagram

avvocatessa

Proseguono le indagini su quanto accaduto ieri sera a Roma, dove Martina Scialdone, avvocatessa di 34 anni, è stata uccisa dall’ex Costantino Bonaiuti, 61 anni. Gli spari sono arrivati al termine di una cena al ristorante Brado, all’angolo tra via Amelia e via Gubbio, nel quartiere Appio Latino.

Nel corso della serata pare che i toni si siano più volte alzati e che la donna, preoccupata, sia andata in bagno con il cellulare, chiedendo aiuto al fratello Lorenzo. Si è spenta proprio tra le sue braccia. L’uomo è arrivato sul posto quando i proiettili fatali avevano già colpito la sorella. 

Avvocatessa uccisa a Roma, il ruolo dei ristoratori

Sul profilo Instagram del ristorante di Roma adesso compare un post che chiarisce la posizione dell’esercizio. Dopo l’omicidio dell’avvocatessa, infatti, alcune testimonianze avrebbero additato il comportamento dello staff del locale nei confronti della giovane donna.

Secondo alcune ricostruzioni, la 35enne ad esempio si sarebbe prima chiusa in bagno e l’ex, scrive Repubblica, avrebbe dato dei pugni alla porta. I titolari del ristorante avrebbero allora chiesto alla coppia di allontanarsi. Stando ancora a Repubblica, per far uscire la 35enne dal bagno sarebbe stata impiegata una chiave di riserva. Il Corriere aggiunge invece che, prima di uscire, l’avvocatessa avrebbe cercato aiuto da un cameriere col pretesto di una sigaretta. Il suo intento non sarebbe però stato compreso. 

Uno dei gestori del ristorante, Christian Catania, smentisce tuttavia la versione. “Abbiamo chiamato la polizia già durante la lite iniziale e abbiamo domandato alla ragazza se voleva rimanere nel locale – ha detto a Repubblica -. Lei ha detto che era tutto ok ed è uscita per andare via: non abbiamo cacciato nessuno“. Smentito anche il dettaglio delle doppie chiavi. Toccherà alle indagini chiarire cosa sia accaduto all’interno del locale.

Il post sulla pagina del ristorante

Intanto in un post su Instagram i gestori del locale dicono la loro verità. “Oggi e domani rimarremo chiusi per esprimere la massima sensibilità a familiari e amici della vittima. Ci teniamo a ringraziare i nostri clienti che hanno collaborato per calmare la situazione e che hanno potuto appurare che abbiamo fatto tutto il possibile allertando le autorità sin dal primo momento. Ringraziamo inoltre in modo particolare una nostra cliente che avendo competenze mediche ha tentato immediatamente di rianimare e dare soccorso alla ragazza”.

“In merito alle informazioni false e diffamatorie che stanno girando sul web, ci teniamo a sottolineare che non fanno altro che aggiungere dolore a questa triste storia e che sono il frutto di una ricostruzione dei fatti rilasciata da chi non era neanche presente all’interno del locale durante l accaduto. Facciamo presente altresì che ci siamo resi totalmente disponibili a collaborare con le forze dell’ordine che stanno ancora svolgendo le necessarie indagini in merito all’accaduto”.

Foto da Facebook

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