Ayala, giusto il David: nel «Traditore» ho ritrovato il vero Buscetta

Giuseppe Ayala, magistrato e politico che ha vissuto con Giovanni Falcone il periodo del pentimento di Buscetta, ha trovato meritevoli del David sia il film di Bellocchio che l’interpretazione di Favino

“Il traditore”, il film di Marco Bellocchio in concorso al David di Donatello, si è portato a casa sei statuette: miglior film, migliore regia,  Pierfrancesco Favino migliore attore protagonista, Luigi Lo Cascio migliore attore non protagonista , migliore sceneggiatura originale e miglior montaggio.

UN ALTRO “PREMIO” DA AYALA

Oltre alle sei statuette, il film ha incassato un giudizio molto positivo anche da Giuseppe Ayala, magistrato e politico che ha vissuto in prima persona quell’epoca. Quindi è la valutazione di uno che  del personaggio del film di Bellocchio  ha conosciuto bene il passato, vissuto in una dimensione criminale di forte caratura. Ed a proposito del suo pentimento ha riconosciuto Buscetta, pentito che ha dato un contributo straordinario alla conoscenza della mafia

AYALA PROSPETTIVA PRIVILEGIATA 

La prospettiva di Ayala nel giudicare il film è dunque  privilegiata. È stato lui, infatti, assieme a Giovanni Falcone, il primo a raccogliere le  testimonianze del  Buscetta pentito,  e lo ha incontrato più volte prima di ritrovarselo come “grande accusatore”,  nel proscenio del maxi processo  quando lui era pubblico ministero. E proprio perché ha conosciuto la vicenda di Buscetta così bene, Ayala può premiare anche lui l’opera, affermando che il film e il suo protagonista Pierfrancesco Favino “si sono meritati la cascata dei David di Donatello”.