Azienda assume con stipendi fino a 2000 euro al mese ma non trova personale: ecco perché

Si cercano autisti, meccanici, carpentieri, elettricisti e manovali: tuttavia, specie tra i più giovani, pare mancare la specializzazione

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Una ricerca di manodopera caduta nel vuoto, a quanto sembra, per la mancanza di operai specializzati nelle mansioni richieste. È quanto accaduto nelle scorse settimane alla Plastic Puglia, azienda fondata dal barone Vitantonio Colucci nel 1967, in cerca di nuove figure perché in crescita. Autisti dunque, ma anche meccanici, carpentieri, elettricisti e manovali. Tuttavia, trovarli si sarebbe rivelato più difficile di quanto ci si aspettasse.

Azienda non trova operai da assumere, ecco perché

A riportare la notizia è Il Messaggero. La Plastic Puglia è un’azienda leader nella produzione di tubi per l’irrigazione di precisione. Attualmente si estende su un’area di 100mila metri quadrati, con 8 magazzini, 6 dipartimenti produttivi e 35 linee di estrusione. La produzione annua è di 50mila tonnellate di materie prime.

Nonostante gli stipendi offerti vadano da un minimo di 1.700 euro (più benefit) fino a 2mila, l’azienda ha riscontrato non poche difficoltà a reperire il personale. Dopo che la ricerca era caduta nel vuoto e la notizia aveva fatto il giro dei media, tante candidature sono arrivate in breve tempo all’imprenditore. Tuttavia, tra queste vi sarebbero poche figure specializzate.

“I giovani non sono preparati”

“Abbiamo chiesto nuovo personale perché come azienda siamo in crescita – ha dichiarato Colucci -. Abbiamo un forte aumento della domanda non solo dall’Italia ma anche da altri paesi europei ed extra europei. Ma le persone che hanno presentato i curriculum e si sono presentate non hanno la giusta formazione per essere inseriti nella nostra catena di produzione. Non rispondono alle nostre esigenze. Ne sono arrivati molti di persone che superano i 50 anni, ma non fanno al caso nostro. Oppure c’è chi fino a ieri faceva il cameriere e poi ha inviato il curriculum. Senza nulla togliere alla professione del cameriere, da noi non c’è tempo per la formazione e stare vicino a macchinari che costano milioni di euro non è assolutamente facile oltre che pericoloso”.

“Volevamo assumere dei giovani – aggiunge – ma questi ultimi, che spesso escono anche da un percorso scolastico, non hanno una preparazione tale da poter affidare loro compiti da specializzati”.

L’imprenditore ha lanciato anche un appello al Governo e, in particolare, al Ministro del lavoro. “Un ragazzo di 19 anni negli Stati Uniti è già pronto per affrontare il mondo del lavoro in fabbrica, in Italia no – afferma -. Io proporrei fino a 16 anni una scuola teorica ma dai 16 ai 19 anni anche veri e propri stage all’interno delle fabbriche per chi vuol intraprendere questo tipo di professione. Guardate che non è solo la Plastic Puglia che non trova personale ma ve ne sono tante altre aziende”. 

Foto da Pixabay

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