Badante fa massacrare di botte l’anziano che l’aveva nominata erede unica

I balordi mandati dalla badante lo hanno colpito più volte con il calcio di una pistola, lo hanno preso a pugni in faccia e alla testa

Un pensionato vedovo torinese, Giovanni Marini, di 83 anni, da tempo era rimasto solo e sette anni fa si era rivolto a un’agenzia matrimoniale. Così aveva conosciuto Maria Rovere, originaria di Polistena.

La relazione era durata pochi mesi ma l’uomo, lo scorso giugno, l’aveva richiamata perché la donna che lo aiutava in casa non poteva fermarsi a dormire la notte. Le dava 600 euro al mese ma a Maria non bastavano, e si era fatta firmare un testamento mai depositato. La badante aveva un piano molto chiaro. Infatti, all’assistente diurna del pensionato aveva confessato: «Ci mettiamo d’accordo e ce lo spolpiamo bene».

Sorpreso mentre guardava i televisore e massacrato

Per questo ha fatto rapinare l’anziano da due trentenni di Settimo, ingaggiati con l’intermediazione di due coniugi di Venaria. I due balordi lo hanno sorpreso in casa mentre guardava il televisore. Lo hanno colpito più volte con il calcio di una pistola, lo hanno preso a pugni in faccia e alla testa, spaccandogli il naso. Hanno anche tentato di chiudergli la bocca con uno straccio per non farlo urlare e gli hanno legato le mani con delle fascette da elettricista. Una storia di violenza inaudita, con un bottino di tre orologi, del valore di qualche migliaio di euro.

La badante: «Sta m…a di vecchio è ancora vivo»

Alla ribalta la figura della badante che voleva portargli via tutto. Mentre era nella sala d’attesa della Questura, prima di essere interrogata, è stata intercettata da una microspia mentre diceva: «Sta m…a di vecchio è ancora vivo». Mentre i picchiatori dicevano fra di loro: «Per rapina ti fai sei anni lo sai?». Sono finiti tutti in manette per rapina e lesioni aggravate.

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