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Bagarre nel PD in Sicilia, Altadonna annuncia le dimissioni: “Barbagallo lavora per dividerci”

Una seduta più che travagliata quella di ieri, all’hotel Astoria di Palermo, per il PD siciliano. L’assemblea regionale ha approvato – con 169 voti a favore, 4 astenuti e 4 contrari – il regolamento per il congresso regionale che porterà all’elezione del nuovo segretario regionale del partito. L’ipotesi primarie risulta, di fatto, esclusa.

Barbagallo: “Non è stato uno spettacolo edificante”

“Ci sono stati diversi momenti di grande tensione – ha commentato il segretario regionale Anthony Barbagallo a margine dell’incontro -. Siamo tutti dispiaciuti per questo. Nelle scorse settimane il confronto, fatto più sui giornali che in altri luoghi, ha scatenato tutta una serie di reazioni a catena. Stasera, con la garanzia del nazionale, abbiamo approvato il regolamento. Ci siamo dati delle regole. L’avversario non è dentro il partito ma è fuori dal partito. Il PD da domani è impegnato a costruire l’alternativa contro le destre in Sicilia, avendo un regolamento costruito insieme con il nazionale”.

“Il regolamento è chiaro – ha aggiunto – l’ipotesi delle primarie non sussiste. Non è stato uno spettacolo edificante, soprattutto di fronte ai tanti militanti collegati da remoto, però la vita è fatta di ripartente e oggi è una ripartenza”.

Altadonna: “Barbagallo lavora per dividerci, mi dimetto”

Stamani i frutti del malcontento sono già visibili. Salvo Altadonna, consigliere di quinta circoscrizione al Comune di Palermo e componente dell’assemblea regionale PD, ha annunciato le dimissioni. “Ho messo a disposizione la mia professionalità per questa segretaria regionale ma a nulla è valso – ha dichiarato -. Mai uno stimolo è giunto dal segretario Barbagallo per iniziative legate al contrasto alla povertà educativa e così il dipartimento che avrei dovuto coordinare ha svolto la sua attività solo su Palermo. Invece, di contro, ha lavorato sodo per dividere il PD e lo scenario di ieri ne è la massima rappresentazione”.

“Speravo – ha proseguito – che il partito nazionale si sarebbe mosso nella logica della responsabilità, ma dopo l’intervento del responsabile organizzazione nazionale Igor Taruffi che ha consentito lo svolgimento di un’assemblea dove sono state palesemente alterate le regole, ritengo che, anche nella forma, la mia faccia non possa più essere affiancata a questa dirigenza regionale. Per questo informerò immediatamente il segretario delle mie dimissioni”.

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Redazione PL