Baia dei Francesi, nuovo cancello vieta l’accesso: multato proprietario
Alcuni bagnanti hanno denunciato di aver trovato chiuso il cancello di accesso alla baia, che un’ordinanza sindacale ha stabilito di mantenere aperta ai frequentatori secondo determinate norme
Ancora polemiche sulla baia dei Francesi di Mongerbino, sulla cui chiusura da parte dei privati il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, ha messo un punto con l‘ordinanza n. 27 del 3 giugno 2021. Il provvedimento ordina, infatti, l’apertura del cancello di accesso alla spiaggia di via Mongerbino n. 9 dalle ore 8:00 alle ore 20:00, dal 7 giugno al 31 ottobre 2021.
Baia dei Francesi, sequestro e sanzione
Nonostante la misura, alcuni dei proprietari di terreni dell’area hanno chiuso di nuovo l’accesso con un cancello. Un’ulteriore grata è inoltre stata posizionata lungo la stradella che conduce alla Baia dei Francesi, inibendo di fatto l’accesso al mare.
Date le segnalazioni, l’amministrazione comunale è intervenuta con una procedura di sequestro, convalidata dal tribunale di Termini Imerese. A dare esecuzione del decreto la polizia locale.
Sanzionato proprietario secondo cancello
Sanzionato con una multa da 2 mila euro il proprietario del secondo cancello, quello sulla stradella d’accesso al mare.
Il cancello con ringhiera, collocato abusivamente, è posto a meno di 150 metri dalla battigia ed in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. In ferro di colore rosso e di dimensioni di circa 1,20 metri di larghezza e di 2 metri circa di altezza, è stato collocato in corrispondenza della scala di accesso per impedirne la fruizione.
L’area di cui si parla ricade in zona vincolata paesaggisticamente ai sensi del D. Lgvo 42/04 ex D. Lgs. 490/99, in seguito alla decisione della Commissione Paesaggistica del 21/05/1963 e successivo D.A. 06/09/1967 pubblicato nella GURS n° 40 del 16/09/1967.
Per tali motivi e per la mancata CILA si è sanzionato il proprietario intimandogli di ripristinare lo stato antecedente alla costruzione dei cancelli nel giro di tre giorni. In caso contrario sarà l’Amministrazione comunale a procedere al ripristino dello stato dei luoghi secondo la procedura indicata dall’art. 41 del D.P.R. 380/01, con recupero delle spese a carico dei destinatari.